L’anno scorso mio figlio di
cinque anni è stato in gita tre giorni al mare. Ringrazierò a vita le sue
maestre per avergli regalato una simile esperienza a quella età: condividere
una spiaggia, una camera, una città diversa con i propri compagnetti non è
paragonabile alla vacanza con mamma e papà … ed io lo posso ben sapere, avendo
la possibilità di vivere i due contesti.
Mi congratulai con loro perché si
erano assunte un impegno ed un onere non indifferente, lasciando le proprie
famiglie, le proprie case per tanti giorni, accudendo bimbi così piccoli … a
costo zero!
Sì a costo zero, perché le
insegnanti non percepiscono più la cosiddetta "indennità di missione", pur
trattandosi di una cifra effimera e simbolica … “La sua abolizione ha mortificato
la professionalità di docente che di fronte ad una prestazione di lavoro
aggiuntiva gravosa dal punto di vista dell'orario (24 ore su 24) si fa carico
anche della responsabilità civile nei confronti di alunni spesso minorenni.” (www.orizzonte
scuola.it)
Purtroppo, (come si può ancora leggere
nel sopracitato sito) ben tremila
imprese sono a rischio di chiusura… e la colpa è nostra: i docenti non organizzano più i viaggi
d’istruzione, mettendo in ginocchio il
turismo scolastico. Sono crollati del 70% su scala nazionale! Tanto davvero, ma assumersi responsabilità
enormi senza il minimo di gratificazione non piacerebbe a nessuno, no?
Eppure le maestre di mio figlio rappresentano
la minoranza di docenti che pur volendo protestare, non vogliono perdere per
“nessun oro del mondo” la gioia di quei teneri volti e condividere con loro anche
esperienze extrascolastiche.
Noi docenti conosciamo benissimo la valenza
educativa e la ricaduta formativa di un’uscita didattica, ma non tutti ne sono
consapevoli e ‘banalizzano’ la realtà scolastica.
“ Quasi venti euro per andare a
vedere le api che pungono!!!” questo il commento che ho colto alle mie
spalle, qualche giorno fa, mentre riportavo il figlioletto a casa. Le sue preziosissime
maestre hanno, infatti, organizzato
un’uscita coi bimbi presso un apicoltore e a questa nonna è parsa una perdita
di tempo e di soldi. Uhm! La tristezza maggiore mi proviene dal fatto che l’abbia
detto in presenza della nipotina.
La scena si commenta da sé … gli spunti di riflessione infiniti …
Lasciassimo ad ognuno il proprio
campo di competenza, nel rispetto e fiducia dell’impegno di tutti, a beneficio di chi rappresenterà l’adulto di
domani!
Allego, tra i tanti siti che si possono trovare facilmente sul web per organizzare gite scolastiche, quello di "Orme Lievi" del mio amico Malavenda, che offre la possibilità di far vivere a scuole o gruppi di ragazzi esperienze ricche di Bellezza e Natura in Val d'Angrogna, attraverso progetti tematici di educazione alla sostenibilità e soggiorni residenziali con attività educative di più giorni (da 2 a 5 giorni) presso i Rifugi Jumarre e Vaccarone...oppure week end per famiglie e corsi per adulti (tra le proposte più collaudate: la fotografia, come fare il pane
in casa, il riconoscimento delle piante spontanee e diversi stage di
danze).
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