Film davvero molto bello, utile per l'educazione affettiva dei ragazzi delle scuole superiori (forse anche dell'ultimo anno della secondaria di I grado), ma certamente ottimo per gli adulti di tutte le età. Il film tratta una situazione familiare segnata da un matrimonio in crisi. Lui (Caleb) pompiere, lei (Catherine) responsabile delle pubbliche relazioni in un ospedale: al settimo anno di matrimonio scoppia la crisi. Pare che la strada verso il divorzio sia l'unica possibile, alimentata dalla rabbia e dal rancore di entrambi. A complicare la situazione compare un medico dell'ospedale in cui lavora Catherine, il quale, notando il momento di difficoltà di lei, inizia a corteggiarla. A questo punto, in soccorso del matrimonio e del figlio, interviene il padre di Caleb, che propone un percorso di 40 giorni che il figlio deve seguire passo passo. Inizia la sfida: da una parte gli sforzi di Caleb per salvare il matrimonio e riconquistare la moglie, dall'altra una situazione che sembra precipitare in modo irreversibile. 40 giorni sono lunghi, difficili, faticosi, ma c'è la parola di Dio a guidare il contenuto in ognuno di essi.
Il film è di chiara impostazione cristiana, scritto e diretto da un pastore battista. L' attore protagonista è Kirk Cameron, già famoso al pubblico dei teenagers; anche lui, come il regista, è un pastore battista (nelle scene in cui bacia la moglie ha preteso, in penombra, la presenza della sua vera moglie).
Il film ha riscosso notevole successo negli USA - ha incassato oltre 6 milioni e mezzo di dollari - nonostante le poche sale in cui è stato presentato. Anche lo sbarco nelle sale europee è stato felicissimo, tanto che gli autori si sono messi subito al lavoro presentando nel 2011 il film Courageous, che ha a tema il rapporto padre-figlio e l'importanza della famiglia naturale, unita e salda, per l'educazione dei figli.
Il film può far... "bene alla salute": da vedere!
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