Un simbolo per il saluto, una decisa propaganda, un linguaggio ben definito e un'organizzazione gerarchica solida: un sistema totalitario in miniatura nasce così da una classe di scuola superiore.
Il prof. Rainer Wenger è un insegnante di educazione fisica ed ex-rockettaro. Toccherà a lui tenere un seminario sui regimi totalitari, fino al punto che, per coinvolgere gli allievi, ne creerà uno: per una settimana tutti i ragazzi del corso lavoreranno alla costruzione di un regime dittatoriale, reprimendo i dissidenti, adottando un medesimo codice di comunicazione e uno stesso abbigliamento; il saluto sarà un gesto con la mano della forma di un'onda.
Lascio allo spettatore il piacere di vedere quale sarà l'esito di un progetto didattico che sfuggirà al controllo del prof. Wenger (diventato nel frattempo "Herr Wenger"), con esiti inaspettati.
La pellicola è adatta alla proiezione nelle scuole, sia per l'ultimo anno di scuola media, sia per la scuola secondaria di II grado.
Gli elementi dei regimi totalitari emergono tutti: l'esaltazione dei militanti, l'identificazione assoluta in un unico capo, la condivisione di simboli e abitudini, l'intolleranza verso deroghe o diversità, la repressione del dissenso.
Si può davvero studiare e capire la dinamica dei regimi totalitari, in particolare quelli novecenteschi, guardando attentamente questa pellicola. Potrebbe essere una risorsa più valida di mille noiose spiegazioni.
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