giovedì 27 giugno 2013

Interrogazioni ed esami orali: come vincere l'emozione

Un po' di ansia prima dell'esame o dell'interrogazione è normale; anzi, esiste un'ansia che è costruttiva e necessaria, perché aiuta a mantenere la concentrazione fissa sull'obiettivo da raggiungere. Tuttavia accade a volte che l'emozione sembra paralizzarci, l'ansia diventa insostenibile. Vi sono diversi rimedi per contenere l'ansia. 
Ci sono anche diversi step che, se seguiti, aiutano a mantenere la calma, ad assumere un atteggiamento positivo verso la prova che si sta per affrontare.

Vediamoli brevemente:

1. Rilassarsi e respirare profondamente.
Per chi è in preda all'ansia sembra un consiglio banale. In realtà non lo è. Fare in modo che il respiro torni a ritmi normali permette ai muscoli di tutto il corpo
di rilassarsi e garantisce una migliore ossigenazione del cervello. Questo favorisce una percezione reale della situazione e facilita il recupero in memoria delle informazioni. In pratica si tratta di concentrarsi sul proprio respiro e forzarlo a diventaro calmo, a ritmi normali. Il resto verrà da sé.

2. Costruire un'immagine positiva di sé.
E' una tecnica usata da manager e oratori per esaltare le doti della propria personalità. Ci si immagina con tratti fisici e della personalità ottimi, si pensa a sé stassi in termini positivi, con immagini di efficienza, capacità, eleganza, cultura etc. E' una tecnica utilizzata anche nell'ambito del pensiero positivo, secondo cui "mi accade e divento ciò che penso di me".

3. Buttarsi nella mischia.
 Il miglior modo per superare lo stress e la tensione da esami è affrontarne tanti, abituarsi a questa "presenza" che, ci piaccia o no, esiste e non può essere evitata. E' una situazione simile alla paura dell'acqua: viene il momento in cui prendere coraggio e tuffarsi in acqua, o la va o la spacca. Poi ci si accorge che, a meno di forti imprudenze o gravi incidenti, non muore mai nessuno.

4. Accettare la presenza "inevitabile" di prove orali. 
Occorre pensare che non c'è altro modo per dimostrare quanto si è studiato. interrogazioni ed esami esistono e non possono non esistere. Immaginiamo magari di premiarci dopo tanto stress e fatica, di goderci un regalo che facciamo a noi stessi oppure le meritate vacanze che ci attendono, ma non si può immaginare un modo diverso di essere valutati. Non esiste scuola senza interrogazioni né università senza esami orali. Prendere consapevolezza di queste presenze inevitabili è un ottimo punto di partenza.

5. Immaginare gli esaminatori nella loro "quotidianità".
Spesso lo studente prova una profonda soggezione verso l'insegnante che ha di fronte; lo immagina un "pozzo di scienza", una persona inarrivabile, illustre all'inverosimile. Ebbene, se è vero che un insegnante ne sa sempre più dello studente è vero anche che resta pur sempre un essere umano, con le proprie debolezze, con i propri limiti, con dei tratti del tutto umani. Dicevo quindi ai miei compagni di università che il modo che avevo per diminuire l'ansia e la soggezione dell'insegnante negli esami universitari era immaginare il mio professore esaminatore... sul water! Anche lui avrà esigenze fisiologiche, no? Sembra una fesseria, che però aiuta molto.




Tecniche di Memoria e Metodo di Studio

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