"...il cartellone delle regole!"
di Patrizia Benevenga |
Alzi la mano chi ne ha realizzato almeno uno (io l'ho alzata)!
Or-ri-pi-lan-te...
Non c'è "buongiorno" scolastico più demotivante di un simile manifesto.
Deposti elmetto e "bacchetta" del tempo passato, non sarà un elenco di "NON" ad impostare la propria autorità, lo sappiamo benissimo.
Ironia della situazione, sono i bambini stessi a 'partorire' a turno quelle fondamentali regole di comportamento perché, in fondo, essi sanno benissimo cosa è giusto NON fare: non dondolarsi con la sedia, non spingere il compagno, non interrompere l'insegnante quando parla, ecc ecc.
Deposti elmetto e "bacchetta" del tempo passato, non sarà un elenco di "NON" ad impostare la propria autorità, lo sappiamo benissimo.
Ironia della situazione, sono i bambini stessi a 'partorire' a turno quelle fondamentali regole di comportamento perché, in fondo, essi sanno benissimo cosa è giusto NON fare: non dondolarsi con la sedia, non spingere il compagno, non interrompere l'insegnante quando parla, ecc ecc.
Forse più che di ordini essi hanno bisogno di ORDINE ... e ... tra il dire e il fare... c'è una povera maestra, o un misero maestro
, che si ritrova davanti un consistente numero di bambini fortemente vivaci, ognuno col proprio bagaglio "ricco e pesante" di calcio tv cinema videogiochi vacanze alle Hawaii ...
Ordine dunque delle loro conoscenze; ordine delle loro abitudini; ordine emotivo; e così via...
Si tratta di realizzare un "ordine" mentre si è abituati ad un contesto extrascolastico molto caotico;
si
tratta di educare ad una "sana convivenza democratica" mentre si è
abituati a conoscere appena un "sano piatto di spaghetti" (alcuni
neanche quello!) perché di pacifiche democrazie, purtroppo, in giro non
si vedono neanche tra i grandi.
Personalmente quest'ordine
cerco di raggiungerlo attraverso la strutturazione cavillosa (e confesso
'sfiancante') di tutti i momenti della giornata, anche quelli che dovrebbero essere lasciati liberi.
Ed è a questo punto che emerge, dietro questo mio scritto, il forte desiderio di conoscere le vostre strategie...
Con una nuova generazione non possiamo parlare di vecchi metodi, e allora QUALI???
''Una volta'' bisognava concentrarsi
sull'istruzione: il bambino andava a scuola per imparare a leggere e a
scrivere e la bacchetta della maestra-strega lo teneva a bada.
''Oggi''
bisogna concentrarsi soprattutto sull'educazione: ed ecco spuntare il cartellone delle regole, che in realtà uso qui soltanto come
introduzione al problema.
I
genitori (pochi o tanti, chi lo sa) che puntano il dito contro
insegnanti incapaci, il più delle volte sono proprio quelli che faticano
a gestire i propri figli nei vari contesti sociali... io stessa mi
rendo conto di dover essere pedante con mio figlio per 'controllarlo'
quando si fa la spesa, quando si va in pizzeria, quando si fa una
semplice passeggiata. Quindi immaginiamo quanto l'unione tra più bambini
possa fare una forza!!! ^__^
Non
mi piace ascoltare nemmeno i discorsi di coloro che puntano invece il
dito contro questa nuova generazione! I bambini sono diversi, sono già
capaci, sono già brillanti, attivi, pieni di risorse, ... non sono
maleducati.
Bisogna soltanto avere gli strumenti adeguati per gestire meglio questa energia.
E servirebbero sia nelle famiglie che nelle scuole.
La
scuola purtroppo non sempre li ha, perchè dall'alto 'tagliano e
rammendano' 'tagliano e cuciono' a scapito di insegnanti e bambini, e
tuttavia si fa di tutto pur di raggiungere lo stesso il massimo dei
risultati.
Se li abbiano le famiglie, beh, non lo so. Tra stress lavorativo, problemi economici,
agende fitte di impegni e così via... è facile delegare l'educazione di
un bimbo ad un nonno, alla tv, all'istruttore di nuoto, al coreografo.
Non c'è scelta.
Le regole servono molto, ma bisogna viverle e darne l'esempio, non dettarle come fossero i dieci comandamenti.
Comunque, per il momento, basta pensarci e...PUFFE vacanze a tutti, bambini, genitori e colleghi!
Nessun commento:
Posta un commento