mercoledì 19 giugno 2013

"IO ODIO..." direbbe Quattrocchi

"...il cartellone delle regole!"
di Patrizia Benevenga

Alzi la mano chi ne ha realizzato almeno uno (io l'ho alzata)!
Or-ri-pi-lan-te...
Non c'è "buongiorno" scolastico più demotivante di un simile manifesto.
Deposti elmetto e "bacchetta" del tempo passato, non sarà un elenco di "NON" ad impostare la propria autorità,  lo sappiamo benissimo.
Ironia della situazione, sono i bambini stessi a 'partorire' a turno quelle fondamentali regole di comportamento perché, in fondo, essi sanno benissimo cosa è giusto NON fare: non dondolarsi con la sedia, non spingere il compagno, non interrompere l'insegnante quando parla, ecc ecc.

Forse più che di ordini essi hanno bisogno di ORDINE ... e ... tra il dire e il fare... c'è una povera maestra, o un misero maestro
, che si ritrova davanti un consistente numero di bambini fortemente vivaci, ognuno col proprio bagaglio "ricco e pesante" di calcio tv cinema videogiochi vacanze alle Hawaii ... 
Ordine dunque delle loro conoscenze; ordine delle loro abitudini; ordine emotivo; e così via...

Si tratta di realizzare un "ordine" mentre si è abituati ad un contesto extrascolastico molto caotico;
si tratta di educare ad una "sana convivenza democratica" mentre si è abituati a conoscere appena un "sano piatto di spaghetti" (alcuni neanche quello!) perché di pacifiche democrazie, purtroppo,  in giro non si vedono neanche tra i grandi. 

Personalmente quest'ordine cerco di raggiungerlo attraverso la strutturazione cavillosa (e confesso 'sfiancante') di tutti i momenti della giornata, anche quelli che dovrebbero essere lasciati liberi. 

Ed è a questo punto che emerge, dietro questo mio scritto, il forte desiderio di conoscere le vostre strategie... 
Con una nuova generazione non possiamo parlare di vecchi metodi, e allora QUALI???

''Una volta'' bisognava concentrarsi sull'istruzione: il bambino andava a scuola per imparare a leggere e a scrivere e la bacchetta della maestra-strega lo teneva a bada.
''Oggi'' bisogna concentrarsi soprattutto sull'educazione: ed ecco spuntare il cartellone delle regole, che in realtà uso qui soltanto come introduzione al problema.

I genitori (pochi o tanti, chi lo sa) che puntano il dito contro insegnanti incapaci, il più delle volte sono proprio quelli che faticano a gestire i propri figli nei vari contesti sociali... io stessa mi rendo conto di dover essere pedante con mio figlio per 'controllarlo' quando si fa la spesa, quando si va in pizzeria, quando si fa una semplice passeggiata. Quindi immaginiamo quanto l'unione tra più bambini possa fare una forza!!! ^__^

Non mi piace ascoltare nemmeno i discorsi di coloro che puntano invece il dito contro questa nuova generazione! I bambini sono diversi, sono già capaci, sono già brillanti, attivi, pieni di risorse, ... non sono maleducati. 
Bisogna soltanto avere gli strumenti adeguati per gestire meglio questa energia. 
E servirebbero sia nelle famiglie che nelle scuole.
La scuola purtroppo non sempre li ha, perchè dall'alto 'tagliano e rammendano' 'tagliano e cuciono' a scapito di insegnanti e bambini, e tuttavia si fa di tutto pur di raggiungere lo stesso il massimo dei risultati.
Se li abbiano le famiglie, beh, non lo so. Tra stress lavorativo, problemi economici, agende fitte di impegni e così via... è facile delegare l'educazione di un bimbo ad un nonno, alla tv, all'istruttore di nuoto, al coreografo. Non c'è scelta.

Le regole servono molto, ma bisogna viverle e darne l'esempio, non dettarle come fossero i dieci comandamenti.

Comunque, per il momento, basta pensarci e...PUFFE vacanze a tutti, bambini, genitori e colleghi!




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