Andrea è un alunno di seconda media che, dopo aver letto il libro "Auschwitz. Ero il numero 220543", ha deciso di recensirlo. Lo ha letto spontaneamente e, dopo una veloce sollecitazione, si è messo al lavoro per presentare questa storia che lo ha affascinato e coinvolto.
Il testo dunque è evidentemente adatto per i ragazzi della scuola secondaria di I grado, anche se forse non per tutti gli alunni della classe prima.
Denis Avey è l'autore del libro "Auschwitz. Ero il numero 220543", nonché il protagonista della storia che viene raccontata. E' nato nel 1919 e si e'
arruolato nell'esercito britannico nel 1939. Poi, di spontanea
volonta', entra ad Auschiwitz nel 1944.
Ma come sono andate veramente le cose? La vicenda prende le mosse dal porto di Liverpool, dove Denis parte per la spedizione in Egitto con il suo migliore amico, Lanny.
Catturato dai tedeschi viene deportato in un campo di prigionia, dove spesso gli capita di lavorare in compagnia degli internati ad Auschwitz. Inorridito - ed incuriosito - dai loro racconti, propone un "cambio di pigiama" ad uno di loro: per lui inizia una storia che cambierà la sua vita, documentata con lucidità ed acume.
Si tratta di un libro interessante a contenuto storico. I
protagonisti, Lanny e Denis, si dimostrano coraggiosi, ma anche, spesso, invasi dalla paura. Battaglia dopo battaglia, però, il loro carattere si rafforza.
E' un libro molto bello e tratta di una vicenda realmente accaduta. Per me e' una lettura interessantissima, perche' si sofferma su una
vicenda storica importante. Il contenuto è anche ben illustrato con mappe e
fotografie.
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