
La comunità dei monaci, per decisione dell'abate, rifiuta la presenza dll'esercito a difesa del monastero. Da qui inizia un lungo e travagliato percorso dei sette monaci verso il martirio (uno di loro si salverà).
La scelta della comunità, infatti, si dirama ad un bivio: la fuga da quella terra e il ritorno in Francia, oppure la possibilità di restare tra quella gente, al loro servizio, portando avanti la loro missione e la loro vocazione.
Optano per questa seconda scelta. La pellicola procede lentamente, anche se senza annoiare.
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Monaci reali vittime dell'eccidio del 1996 |
Con il passare dei minuti emerge tutta la difficoltà della scelta radicale del servizio al prossimo a cui i monaci si sono vocati, compresa la fatica della coerenza verso il percorso intrapreso.
Nel film viene messa in risalto una fortissima spiritualità che evolve, in questo caso, in tragedia. Tuttavia c'è anche un velo di serenità che dà coraggio, che traspare anche nei momenti di maggiore drammaticità.
In un periodo di crisi della vita religiosa, di poca credibilità delle masse verso scelte spirituali radicali, questo film può fornire chiavi di lettura diverse dal comune sentire, può essere una valida alternativa e risposta ai cliché anticlericali e anticristiani del momento.
Del resto era nelle intenzioni del regista la riproduzione il più possibile veritiera degli eventi così come si sono realmente verificati e succeduti.
Il film è adatto per studenti di scuola secondaria di II grado, sia per affrontare tematiche attinenti alla religione, sia alla convivenza civile, alla letteratura, all'attualità.
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