Il testo che segue pare sia di Buddha. Due cani entrano in una stanza piena di specchi e...
Il testo può essere usato per spiegare quanto spesso accada che il pregiudizio, l'idea preconcetta, l'opinione immotivata concorra a dipingere e definire il mondo che ci circonda. In fondo vediamo all'esterno ciò che crediamo: se in noi c'è speranza vediamo speranza, se c'è rassegnazione vedremo ovunque rassegnazione ... e così via. Forse, allora, conviene ripartire proprio dal nostro cuore.
"Si racconta la storia di due cani, che, in momenti diversi, entrarono nella stessa stanza. Uno ne uscì scodinzolando, l’altro ne uscì ringhiando. Una donna li vide e, incuriosita, entrò nella stanza per scoprire cosa rendesse uno felice e l’altro così infuriato. Con grande sorpresa scoprì che la stanza era piena di specchi. Il cane felice aveva trovato cento cani felici che lo guardavano, mentre il cane arrabbiato aveva visto solo cani arrabbiati che gli abbaiavano contro.
Questo per dire che quello che vediamo nel mondo intorno a noi non è altro che un riflesso di ciò che siamo.
Tutto ciò che siamo è un riflesso di quello che abbiamo pensato.
La mente è tutto. Quello che pensiamo diventiamo."nella stanza per scoprire cosa rendesse uno felice e l’altro così infuriato. Con grande sorpresa scoprì che la stanza era piena di specchi. Il cane felice aveva trovato cento cani felici che lo guardavano, mentre il cane arrabbiato aveva visto solo cani arrabbiati che gli abbaiavano contro.
Questo per dire che quello che vediamo nel mondo intorno a noi non è altro che un riflesso di ciò che siamo.
Tutto ciò che siamo è un riflesso di quello che abbiamo pensato.
La mente è tutto. Quello che pensiamo diventiamo."
La mente è tutto. Quello che pensiamo diventiamo."
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