E' un macigno da spostare, una "mazzata sui denti"... affanno, stanchezza, riposo notturno alterato, gambe intorpidite e pesanti, malessere... tutto ciò coincide con quello che si prova, di norma, quando è il momento di rientrare a scuola o al lavoro dopo un periodo più o meno lungo di vacanze. In realtà si tratta degli stessi sintomi che sentono sia il giovane studente sia l' adulto quando tornano alla routine quotidiana dopo un periodo di ferie o di inattività.
Generalmente ci si preoccupa un po' e la generale sensazione di stanchezza e malessere può insospettire: "Come è possibile che sono già stanco morto se sono appena agli inizi? Così non arriverò vivo nemmeno alla fine del trimestre!".
In realtà oltre ad una componente psicologica individuale - che fa sì che alcuni provino queste sensazioni più intensamente di altri - c'è anche una componente fisiologica del tutto normale: Durante le vacanze, infatti si verifica una diminuzione dello stress e dei ritmi di vita, e questo fa sì che l'organismo, e in particolare alcuni suoi organi deputati a gestire lo stress, come i surreni, si adatti alle nuove esigenze, meno «imperative» del solito.
Durante lunghi momenti di pausa, di inattività e di generale assenza dei ritmi serrati della quotidianità lavorativa, accade che restano in "standby" anche le ghiandole che producono gli ormoni dello stress, come ad esempio il cortisolo, l' adrenalina...
Quando si ricomincia l'attività di studio o di lavoro questi organi impiegano del tempo per tornare di nuovo " a regime" e produrre la quantità necessaria di ormoni. Ecco perché ci si sente meno stanchi dopo qualche giorno dall'inizio delle attività piuttosto che appena rientrati dalle vacanze.
A pagare caro lo "scotto del rientro" sono in genere le personalità puntigliose, gli studenti o i lavoratori particolarmente esigenti con sé stessi, che pretendono di rendere al massimo anche con il "motore ancora freddo". Meno intensa è, invece, la sensazione di frustrazione per personalità un po' più "leggere", meno perfettine.
Soprattutto per la prima tipologia di persone - anche se il consiglio vale per tutti - è bene riaccostarsi alle routine frenetica di tutti i giorni con gradualità, passo dopo passo, iniziando già qualche giorno prima del rientro.
Già da una decina di giorni prima, per esempio, si può ricominciare ad adattare la sveglia, che in genere nei periodi di vacanza viene spostata da metà mattinata in poi.
Quindi, ad esempio, se era diventata mia abitudine svegliarmi alle 9 del mattino, giorno dopo giorno anticiperò il suono della sveglia ogni volta di 10 minuti, fino a quando già da 2 - 3 giorni prima di tornare alla normale attività, sarò di nuovo abituato alla solita sveglia; in questo modo si avita il "trauma" del giorno del rientro al lavoro, quando il "driiiin" suona prestissimo nel nostro totale intontimento!
Riaccostarsi con gradualità ai ritmi quotidiani di vita è sempre un ottimo metodo per ricominciare al meglio.
Buon lavoro!