I due punti hanno una funzione importantissima nella lingua italiana: essi indicano una pausa breve ed indicano che le parole che seguono sono una conseguenza (o una spiegazione) di ciò che è stato detto in precedenza.
- Si usano per introdurre un elenco: "Antonio ascolta di tutto: Pop, Rock, persino la musica classica";
- Si usano per introdurre un discorso diretto: "Antonio aggiunse: "Non sono stato io a commettere il delitto!"
- Si usano per precisare o spiegare un concetto: "Aveva un solo obiettivo: vincere il campionato"; oppure: "Non si mosse neppure di un millimetro, restò immobile: era terrorizzato"
Talvolta i due punti sostituiscono le congiunzioni, come per esempio in questi casi:
"Divorò tutto in un attimo: era affamato". In questo caso è stata omessa la congiunzione poiché, infatti: "Divorò tutto in un attimo poiché era affamato
Quando i due punti non si usano mai?
Anche i due punti vengono usati a sproposito e, quando vedrete l'esempio che segue, vi accorgerete che a fare un simile errore non sono soltanto gli alunni: purtroppo capita spesso anche agli insegnanti!
- I due punti non si usano tra il verbo e il complemento oggetto, anche se a seguire è un elenco:
"Ieri ho mangiato: la pasta, il pane, l'insalate e un dolce!
I due punti usati in questo caso sono un errore gravissimo!
Si scrive, infatti, così: "Ieri ho mangiato la pasta, il pane, l'insalata e un dolce
Per quale ragione? Per la stessa che abbiamo spiegato in occasione dell'uso della virgola: il gruppo "verbo - complemento oggetto" è logicamente legato (si tratta del predicato e del complemento diretto per eccellenza della lingua italiana!), quindi è un grave errore separare i due elementi con una qualsiasi pausa, sia essa rappresentata dalla virgola oppure dai due punti.
-I due punti non si usano mai dopo la congiunzione "che":
"Ho capito che: non hai studiato, hai copiato i compiti e hai un atteggiamento indolente!"
In questo caso valgono le stesse regole esposte nell'esempio precedente: non si può mai spezzare ciò che è logicamente unito. In questo caso il "che" introduce una proposizione oggettiva, dunque non può essere separata con una pausa dalla congiunzione stessa.
In questo caso si scrive così: "Ho capito che non hai studiato, hai copiato i compiti e hai un atteggiamento indolente!"
UN TRUCCO PER NON SBAGLIARE?
Uso il punto interrogativo perché esiste un piccolo trucco per non sbagliare, che però non vale in tutti i casi possibili; può essere però un aiuto in moltissime circostanze, quindi lo espongo di seguito.
Per evitare errori può essere utile sostituire i due punti con la congiunzione "cioè": se la frase "suona" bene vuol dire che i due punti sono stati usati correttamente, altrimenti vuol dire che è stato commesso un errore.
Qualche esempio:
- "Ho incontrato: tua mamma, tua sorella e tuo zio"
Abbiamo già detto che i due punti usati così sono un errore. Proviamo ora a sostituire i due punti con la congiunzione "cioè" per avere una conferma:
"Ho incontrato cioè tua mamma, tua sorella e tuo zio" - E' evidente che "suona malissimo"
Altro esempio:
"Ho mangiato di tutto: tagliatelle, verdure, carne arrosto, stufato..."
Proviamo ora a fare la sostituzione:
"Ho mangiato di tutto, cioè tagliatelle, carne arrosto, stufato..." - In questo caso la sostituzione "suona bene", quindi con buone probabilità abbiamo usato correttamente i due punti.
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