martedì 31 marzo 2015

Storia di un crociato e di una reliquia - Educare Narrando


Si tratta di un apologo che gira sul web, di cui ignoro chi sia l'autore. Al di là di questo, però, è una piccola narrazione da cui estrapolare molte riflessioni e considerazioni.

Una tra tutte è il potere dell'autosuggestione rispetto alle credenze, religiose e non, su cui si basano molti culti e molti fenomeni di inspiegabili guarigioni. 

STORIA DI UN CROCIATO E DI UNA RELIQUIA

"Un crociato, in punto di morte, confessò le sue colpe e, fra le altre, quello che era il suo più grande tormento. Di ritorno dalla Terra Santa egli portava cucita sul giustacuore una sacra reliquia: un pezzo di legno della croce del Salvatore. Caduto in un'imboscata, era stato gravemente ferito e derubato della preziosa testimonianza della fede cristiana. Guarito, non aveva voluto mancare al suo compito e, benché combattuto da mille scrupoli, aveva finito col sostituire il pezzo di Legno Sacro con un comunissimo altro pezzo. Nessuno avrebbe mai saputo della mistificazione, egli si era detto, per darsi una giustificazione sufficiente. La "reliquia" era stata deposta in una meravigliosa teca d'oro, in una delle abbazie più eminenti della cristianità e qui venerata per numerosi anni. Era pure avvenuto che molti fedeli erano stati prodigiosamente guariti da infermità e da malattie insanabili grazie a d essa. Col passare del tempo era divenuta insomma una reliquia taumaturgica tra le più importanti. Il rimorso, però, non aveva smesso mai di travagliare l'anima del crociato. Ora, sul punto di morire, egli sentiva che non avrebbe potuto portare con sé il segreto di quel suo dramma interiore. Finì col confessare. Quando il fatto inevitabilmente diventò di pubblico dominio, la reliquia smise di produrre miracoli...."


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domenica 29 marzo 2015

A PROPOSITO DELL'IDEOLOGIA GENDER NELLE SCUOLE, di Alberto Pellai (Psicologo, Psicoterapeuta, Docente Universitario)

Riporto nel blog un intervento che Alberto Pellai - psicoterapeuta, docente universitario e padre di 4 figli - ha pubblicato sulla sua pagina Facebook a proposito dell'ideologia Gender e dei sedicenti oppositori ad essa.

 Più nel particolare, oltre alle sua considerazioni sull'omosessualità e sulla possibilità che essa venga "trasmessa" tramite scelte educative inadeguate,

 Il noto studioso (che non perde questa occasione per definirsi, tra le altre cose, un cattolico) si sofferma su quanto ci sia di "montato" e di ideologico nella propaganda "anti gender nelle scuole", cui si assiste in modo marcato in questi ultimi mesi.

Ne consiglio una lettura attenta e, se lo si ritiene, una condivisione nei vari canali "social" di cui si dispone.

A PROPOSITO DELL’IDEOLOGIA GENDER


Questo è un lungo messaggio. Ci vogliono circa venti minuti per leggerlo per intero, quindi se non li avete lasciate perdere. E’ un messaggio che non vi lascia passivi, perché alla fine dello stesso scoprirete che anche voi avrete un ruolo da giocare in prima persona. 

Parto dal dato di fatto: lavoro da più di 20 anni nel settore dell’educazione emotiva, affettiva e sessuale rivolta all’età evolutiva. Ho sempre promosso un pensiero critico nel mondo degli adulti perché i bambini e gli adolescenti non siano lasciati soli e ricevano l’educazione di cui hanno bisogno, anche in questo campo. Soprattutto in questo campo.


Da alcuni mesi mi succede una cosa strana: al termine delle mie numerose conferenze su questo tema, il dibattito è quasi sempre monopolizzato da persone che appartengono ai movimenti che si oppongono alla diffusione dell’ideologia “gender” nelle scuole e che lanciano forti allarmi chiedendo ai genitori presenti di fare molta attenzione perché nelle scuole italiane i nostri figli vengono avvicinati da programmi fortemente diseducativi che diffondono l’ideologia gender e che inducono l’omosessualità. Parlo di “induzione dell’omosessualità” perché di questo sono stato accusato io, in occasione di una conferenza per genitori tenuto presso il centro studi Erickson il giorno 13 febbraio. 

Al termine del mio incontro, dove avevo parlato di tutto tranne che di ideologia gender (presentavo il mio nuovo libro “Tutto troppo presto” che non ha nulla a che fare con questo tema), il primo intervento è di un signore in prima fila che più o meno dice così: “Non ho molto da dire su quello che lei ci ha fatto sapere stasera, però ho qualcosa da dire su un libro che lei ha scritto e che in alcuni passaggi giustifica e può indurre nei bambini l’omosessualità”. Il libro in questione è “Così sei fatto tu”che ho pubblicato per Erickson e che è finalizzato ad aiutare i bambini a superare gli stereotipi di genere che in questo momento affliggono in modo significativo entrambi i sessi. Intendo, quei condizionamenti educativi per cui alle nostre figlie viene insegnato che per avere successo come femmine conviene mostrarsi “ammiccanti, disponibili, magari anche molto sexy” e ai nostri figli maschi viene invece insegnato che mostrarsi "machi", insensibili e potenti è il miglior modo per appropriarsi della loro identità di genere. 
Di fronte all’obiezione rivoltami dal signore io ho deciso di leggere a voce alta il libro ai più di 100 adulti presenti chiedendo di essere fermato in ogni passaggio in cui le parole della storia avrebbero giustificato e/o indotto nei bambini l’omosessualità. Ci tengo anche a precisare che personalmente non ritengo l’omosessualità qualcosa che va giustificata e non penso nemmeno che sia possibile indurla. Credo che chi ce l’ha la vive e la integra nella propria identità. Sono anche convinto che – di questi tempi – gli adulti siano molto confusi e non ne sappiano parlare con chi sta crescendo, situazione che a sua volta genera molta confusione nei minori. Così può succedere che un adolescente con orientamento omosessuale si senta impossibilitato a parlare di ciò perché il mondo intorno a lui non ha parole “sane” da dirgli. Così come può succedere che adolescenti con orientamento eterosessuale sentano in alcune zone del loro percorso di crescita una spinta ad esplorare (anche solo a livello di fantasie e in una dimensione totalmente intrapsichica) l’omosessualità e che non potendone parlare con nessuno e percepire che questo fa parte di un passaggio di crescita naturale e fisiologico (che per alcune persone si risolve poi nella definitiva appartenenza all’eterosessualità) le cose si complichino perché i pensieri cominciano a caricarsi di ansia e di paura, semplicemente perché non c’è nessun adulto vicino che sappia rimanere tranquillo e affrontare il tema con quella giusta dose di pacatezza e serenità che poi aiuta il ragazzo stesso a ridiventare tranquillo e sereno.
Torniamo a quello che mi è successo a trento: terminata la lettura del libro ho chiesto al signore in questione di indicarmi con precisione quali fossero stati i passaggi a giustificazione e induzione dell’omosessualità. Risposta: In realtà io non l’avevo letto bene e del tutto. Sì forse questo libro non è pericoloso, ma l’ideologia del gender lo è”.

venerdì 27 marzo 2015

Euratlas: le mappe del mondo a portata di click - Geografia

Lo diciamo subito: si tratta di un sito in lingua inglese. E sono in lingua inglese anche i nomi delle località geografiche. L'invito, tuttavia, è a non farvi scoraggiare da ciò: il sito che proponiamo, infatti, offre diversi spunti per il suo uso, sia in ambito didattico, sia per il personale approfondimento.

Intanto, siti di questo genere possono essere usati nell'ambito del CLIL, nelle classi cioè in cui si studia una materia curricolare in lingua inglese.

A prescindere da ciò, Euratlas è una risorsa eccezionale: contiene al suo interno tutte le mappe e le carte del mondo, suddivise in aree tematiche o aree geografiche e tutte consultabili con pochi click.

Il sito contiene una suddivisione in "Europa" e "Mondo". Per ciascuna si può scegliere se concentrarsi sulle montagne, i laghi, i fiumi, i laghi ... e così via. Selezionato l'elemento fisico di interesse, il sito lo evidenzierà sulla cartina geografica, fornendo anche informazioni su di esso.

Interessantissima è, anche, la sezione dedicata alle mappe antiche, anch'essa suddivisa in altre sottosezioni: lì potrete sbizzarrirvi se amate la cartografia storica.

giovedì 26 marzo 2015

Scriviamo! Consigli su come scrivere e, soprattutto, come NON scrivere

In calce a questo post troverete un link che rimanda ad un blog molto interessante. E' utile per insegnanti di italiano, che affrontano la spinosa questione dell'insegnamento della scrittura (un po' troppo trascurato, a mio parere, perché ad esso si preferisce la lettura e la somministrazione di schede didattiche asettiche e inutili), come anche per gli studenti e per chiunque stia cercando degli spunti per la scrittura creativa o per migliorare le proprie competenze nell'esposizione scritta.

Si tratta del sito www.carlalattanzi.it, gestito, appunto, da Carla Lattanzi, esperta nel settore della comunicazione e della scrittura (creativa e non). Per chi fosse interessato ad approfondire le competenze di questa brillante quarantenne può visitare la pagina della sua presentazione.

Il sito contiene numerosi articoli che contengono consigli preziosi su come scrivere e come non scrivere nelle più svariate circostanza: una lettera, relazioni, adattarla ai diversi interlocutori etc.

E' molto interessante anche la sezione "come non scrivere", dove l'Autrice dà consigli su tutto ciò che occorre evitare per "non fare fiasco" con la propria comunicazione.

E' interessante anche la sezione "toolbox", in cui vi sono rimandi diretti alla grammatica, allo stile, al latino, all'inglese, al francese e a ... 7 regole d'oro per scrivere un buon documento in lingua italiana.

mercoledì 25 marzo 2015

Grammatica Latina on line: antiquitas


Segnaliamo un'utile grammatica latina direttamente on line. E' una risorsa di facile consultazione, utilizzabile da studenti e docenti.




Si tratta di una sezione del sito antiquitas.it, interamente dedicato alla lingua latina. Qui potete trovare brani classi, traduzioni, approfondimenti, segnalazioni e recensioni.

Questa è la presentazione degli autori:

Questo sito è stato pensato per fornire un valido aiuto a quanti si avventurano nel mondo della letteratura greca e latina, che spesso si rivela arduo per gli studenti, quando si trovano alle prese con le traduzioni.

Buona latino a tutti


Vai su Antiquitas 

Qui trovate la grammatica on line


martedì 24 marzo 2015

Schede di grammatica italiana, da scaricare

Cercate materiale di grammatica italiana da scaricare liberamente e somministrare ai vostri alunni (o a voi stessi, perché no)?

Propongo un sito davvero utile, dove gli insegnanti - e non solo - possono facilmente individuare l'argomento grammaticale di interesse e scaricare gratuitamente dei file in cui c'è un chiaro riferimento alla teoria e, a seguire, degli esercizi a tema.



Si tratta di italianofacilevenezia. Trovate 40 sezioni ricche di schede: dagli articoli (scheda 1) al periodo ipotetico (scheda 40).

Il sito offre anche corsi di italiano, su skype o a gruppi, ma questo interesserebbe soltanto, credo, persone straniere.

Nella foto a lato trovate un esempio di esercizi sul verbo.


venerdì 20 marzo 2015

Il libro piange. Si sente ormai inutile?

Di Patrizia Benevenga
Nostalgia è...

sfogliare il libro di lettura della classe 1^ Elementare, a.s. 1981-82.

Pochi contenuti, quelli giusti.
Immagini semplici, colori pastelli.
Regolette, quelle essenziali.
Una canzoncina, la più conosciuta.
Profumo di antico, di passato, d' infanzia...
Ricordi... tutti.
Emozioni...tantissime. 
Ecco qualche pagina...

copertina

mercoledì 18 marzo 2015

Primavera: materiali didattici

Questa pagina contiene materiali didattici sulla primavera, adatti a diversi ordini e gradi di scuola, ma soprattutto alla scuola dell'infanzia e primaria. 

Contiene link che rimandano a poesie, filastrocche, addobbi ed attività didattiche.

Vi chiedo di segnalarmi eventuali link non più funzionanti. 




Il link rimanda ad un post che raccoglie materiali didattici sulla primavera di vario tipo: poesie, filastrocche, schede.

La risorsa contiene schede, percorsi multidisciplinari, materiali vari sulle 4 stagioni. Nutrita è la sezione dedicata alla Primavera.

Si tratta di una bellissima unità didattica elaborata sul blog crescerecreativamente.com: contiene elaborati grafico-pittorici, dettati, riferimenti a celebri quadri a tema...

Il link rimanda alla pagina del blog di maestramary, che contiene una grandissima quantità di lavoretti sulla primavera: copertine di quaderni, striscioni, etc...

Il link rimanda ad una pagina del blog "disegni da colorare", che contiene moltissimi disegni da colorare a tema della "primavera": uccellini, fiori, alberi, animali, farfalle...

Recite per bambini sulla ... primavera!!
Propongo di seguito due recite per bambini che hanno a tema la primavera (materiale tratto da lapappadolce.it)



Il link rimanda ad una delle pagine più fornite di materiali: schede, segnalibri, pregrafismo a tema, disegni, cornicette, poesie, striscioni, addobbi, decoupage ...

Si tratta di un'unità di apprendimento da scaricare, realizzata dal blog scientificando e adatta a bambini di tre anni

La pagina è pena di disegni da colorare, adatti alla scuola primaria e dell'infanzia. Tratto da morningkids

Per utilizzare le immagini da colorare basta cliccare su quella a cui si è interessati: l'immagine si ingrandirà e, a quel punto, basta fare copia-incolla.

martedì 17 marzo 2015

Verifiche di Storia (e materiali didattici) per la Classe II - Scuola Primaria

In questa pagina vengono raccolti materiali didattici per la classe II della scuola primaria. Si tratta soprattutto di risorse (schede, materiali multimediali etc.) da somministrare come verifiche, ma non solo: vanno bene anche come schede per esercitazioni o per attività di consolidamento. 

Chiedo la cortesia di segnalarmi eventuali link non più funzionanti tramite commento in fondo al post.

Si tratta di una risorsa didattica scaricabile gratuitamente piena di strumenti per insegnare e verificare i contenuti rispetto alla misura del tempo. Ci sono esempi, storielle, fogli quadrettati, orologi da compilare e ricostruire ... e molto altro 

Ecco i contenuti: 1. Riordinare le sequenze; 2. La mia storia: realizzazione albero genealogico; 3. La storia della mia famiglia; 4. Suddividere le azioni in base alla loro durata; 5. Che ore sono? L'uso dell'orologio (lettura); 6. Che ore sono? L'uso dell'orologio (scrittura); 7. Scopri gli indizi. Giochi attraverso cui ricavare informazioni dalle immagini. Da fantavolando.it

Si tratta di una piccola storiella inventata per bambini di classe II, adatta ad accostarli ai concetti di fonte storica

Il link rimanda ad una scheda didattica che raffigura i diversi strumenti attraverso cui misurare il tempo: l'orologio, la meridiana, la clessidra, la sveglia. Possono essere ritagliati, incollati e colorati. La scheda è tratta da maestrasabry.it

Contenuti: 1. Sulla differenza tra il giorno e la notte; 2. Le stagioni; 3. I giorni della settimana; 4. Giorni e mesi; 5. I mesi. Da fantavolando.it

Il link rimanda ad una scheda tratta da maestrasabry.it da scaricare e somministrare agli alunni. Contiene un esercizio in cui disegnare le lancette alle sveglie che sono rappresentate, seguendo le indicazioni date di volta in volta.

Si tratta di due schede in pdf realizzate da maestramary utile come guida per intervistare i propri genitori e ricavare la propria storia familiare recente

Il file exel contiene una serie di frasi posizionate in disordine. L'alunno deve ritagliarle ed ordinarle nelle sequenze corrette di causa-effetto

Il link rimanda ad una pagina di baby-flash.com in cui si trovano moltissimi giochi didattici ed esercizi multimediali in formato baby-flash sulle misure del tempo: mesi, giorni, settimane etc. Si tratta di risorse utili ed intuitive.

Il link rimanda a 7 schede didattiche riferite alle 4 stagioni. Può essere argomento adatto alla classe I o II primaria (in quest'ultimo caso come recupero dei prerequisiti o come ripasso). Le schede sono realizzate da arisamarialuisa (almeno così si firma)

Il ciclo delle stagioni, dei mesi e della settimana
Propongo di seguito tre link che rimandano a schede didattiche e verifiche riguardo il ciclo delle stagioni, dei mesi e dei giorni dell settimana:

Occorre citare la fonte, che è veramente ricca di materiali di ogni tipo: maestramary. In questo caso propone una ruota, da scaricare, stampare e colorare che, a cerchi concentrici, racchiude le stagioni, i mesi e i giorni. In questo modo si ha a disposizione uno strumento eccezionale per insegnare ai bambini (in genere di classe II della scuola primaria) come il tempo viene suddiviso e analizzato.

TROVI ANCHE:




lunedì 16 marzo 2015

Come organizzare una "gita" scolastica (viaggio d'istruzione): promemoria e consigli

Riporto in questo post alcuni consigli su come organizzare una gita scolastica. Ecco, iniziamo con il dire che GITA non è affatto il termine adeguato per riferirsi alle occasioni scolastiche in cui si viaggia e si fa lezione fuori dall'aula o dai muri della scuola.

I termini adatti, per indicare ciò che comunemente chiamiamo "gita" sono tre:

Viaggio d'istruzione - Quando si svolge in più giorni e, quindi, implica che gli studenti e gli insegnanti dormano fuori casa. A volte, se mi passate una battuta, non sarebbe sbagliato definire queste esperienze "viaggi distruzione", senza l'uso dell'apostrofo :)

Visita guidata - E' la classica gita di un giorno. Non prevede, quindi, che gli alunni e i docenti trascorrano la notte - o più notti - lontano da casa

Uscita didattica - Si ha quando la "gita" fuori dalla scuola avviene in un arco di tempo che copre la mattinata scolastica o le ore di lezione. Non serve, ad esempio, che i genitori prelevino i figli dove li lascia il pullman, perché gli alunni usciranno dalla scuola dopo la campanella di inizio delle lezioni e torneranno lì prima che suoni la campanella di fine giornata. 

Ma torniamo all'argomento principale di cui ci interessa parlare. 
Come si fa per organizzare correttamente una delle tre esperienze di apprendimento che abbiamo appena elencato?

Riporto di seguito alcuni punti che consigliamo di seguire:

1. Stabilire gli obiettivi dell'esperienza didattica. Deve arricchire il bagaglio di conoscenze e abilità degli alunni e deve essere a tema con gli argomenti che già affrontano in classe

2. Scegliere una destinazione e informarsi sui giorni e gli orari di visita del luogo che si intende visitare. Spessissimo i docenti vanno incontro a sgradevoli sorprese: "chiuso per restauro" (soprattutto rispetto a luoghi per cui non serve la prenotazione o quando non si acquistano precedentemente i biglietti) o altre disavventure simili.

3. Procurarsi il modello standard per chiedere ai genitori l'autorizzazione per la partecipazione dei loro figli. In questo caso deve essere prevista un'apposita sezione, che andrà riconsegnata al docente, in cui il genitore informi la scuola su eventuali allergie, intolleranze alimentari e/o accortezze varie per la salute del figlio.

4. Compilare il programma dettagliato della "gita" che si intende sottoporre al Dirigente Scolastico. I dirigenti amano programmi chiari, belli nelle destinazioni ed ... economici!

5. Contatta tutte le strutture che intendi visitare o che sono funzionali all'esperienza di apprendimento (albergo, ristoranti, musei etc...). N.B. Se è prevista la partecipazione dei genitori, accertati se gli ingressi ai vari musei, e cose simili, abbiano per loro un costo diverso e aggiuntivo. In questo caso specificalo nel foglio di adesione con i rispettivi costi aggiuntivi.

6. Integrare luoghi e argomenti della "gita" nel programma della classe. Gli alunni devo no essere preparati rispetto alle esperienze di apprendimento che faranno. Quindi occorre affrontare nelle lezioni in classe gli argomenti con cui avranno a che fare una volta in giro. Questo è essenziale, anche se per molti insegnanti, purtroppo, è un accessorio.

7. Informare chiaramente gli alunni sulle norme di sicurezza da rispettare negli ambienti/luoghi in cui si recheranno e sulle sanzioni previste, a livello di Istituto, in caso di comportamento inadeguato in hotel, sul pullman etc...

8. Mettere i genitori al corrente di tutti i contenuti della "gita". E' opportuno inviare loro una lettera che contenga gli obiettivi della gita, le destinazioni, le attività educative in programma, i recapiti telefonici delle strutture alberghiere e le loro caratteristiche. In più occorre specificare il costo totale per alunno e il limite temporale entro cui consegnare il denaro.

9. Munirsi di un promemoria in cui tenere nota di tutti gli adempimenti, problemi, ritardi. E' vero: il docente deve avere dieci occhi e 20 mani in questi casi. L'organizzazione di una "gita" è cosa complicata e molto, molto delicata.

10. Organizzare attività alternative per gli studenti che non partecipano alla gita. Su questo punto si potrebbe scrivere a lungo. E' molto triste quando, alla proposta di un'esperienza di apprendimento esterna alla scuola, ci sono studenti che non partecipano, per vari motivi: perché non interessati, perché i genitori hanno paura che subiscano danni, come punizione per un comportamento poco adeguato o... perché la famiglia non dispone di soldi a sufficienza per coprire i costi. Quest'ultimo motivo, purtroppo, è sempre più frequente. La scuola dovrebbe farsi carico di queste spese, dopo aver accertato la reale indigenza della famiglia dell'alunno. Fatto sta che nessuno può obbligare un alunno e la sua famiglia alla partecipazione ad una "gita". Per questa ragione è bene che l'insegnante organizzi il lavoro per gli alunni che resteranno a scuola, fornendo informazioni chiare circa il materiale, i contenuti, le verifiche e ciò che si aspetterà da loro. Le attività possono anche essere complementari a quelle che i loro compagni di classe faranno durante la "gita". Insomma, in questo caso le opportunità e le idee sono varie.

11. Recluta tra i colleghi persone motivate e disposte ad accompagnare la classe. E' importante soddisfare il rapporto corretto tra alunni partecipanti e insegnanti accompagnatori. Questa è una norma di sicurezza molto importante, che non bisogna trascurare. Se non ci sono insegnanti a sufficienza non è opportuno assolutamente fare lo stesso la "gita". Occhio anche agli accompagnatori di alunni disabili: essi hanno diritto di partecipare alla "gita" e ad avere un insegnante che si prenda cura di loro. 

12. Porta con te diversi elenchi di alunni con timbro e firma del D.S. Chi scrive a volte ha commesso questo errore. Recarsi allo sportello del museo e sentirsi dire: "Elenco alunni?". Non avendolo con me, iniziava la trafila di chiamate alla segreteria della scuola che lo avrebbe inviato per fax. Invece, per evitare questi spiacevoli incidenti, è opportuno preparare diverse liste con l'elenco di tutti gli alunni partecipanti e dei docenti accompagnatori, con il timbro della scuola e la firma del D.S. o di un suo vicario. Averlo pronto quando il museo, la pinacoteca, i responsabili del sito archeologico lo chiederanno.

13. Può essere molto utile e bello preparare un diario di bordo su cui far scrivere alunni, insegnanti e persone che si conoscono durante l'esperienza. Vi si possono appuntare riflessioni, impressioni, aspettative, preoccupazioni; si possono condividere pensieri, considerazioni e mille altre cose che gli studenti vorranno comunicare. Sarà bellissimo, per esempio, rileggerlo al termine di un ciclo di studi, dopo qualche anno. Ne vale davvero la pena.


Avete Consigli da aggiungere???
Scriveteli come commento al post,
 provvederò ad integrarli in questo articolo!

domenica 15 marzo 2015

Frasi, aforismi, citazioni sulla Festa del papà

In questo post raccolgo molte frasi che hanno a tema il padre. Da Shakespeare a Umberto Eco, da Mark Twain a Dostoevskij ... e molti altri. Molte di esse illuminano, fanno riflettere, divertono, interrogano.

Un sentito augurio a tutti i papà del mondo.

- Non è difficile diventar padre; essere un padre, questo è difficile. Whilhelm Bush, Julchen

- Ogni uomo può essere padre. Ci vuole una persona speciale per essere un papà. Anonimo

- Chi non desidera la morte di suo padre? Fedor Dostoevskij, I fratelli Karamazov

- Il requisito primo e principale di un buon padre è di essere un bell'esempio di maschio della specie. Alan Fromme, Guida all'educazione del bambino

- Una madre nasce contemporaneamente a suo figlio. Un padre a volte aspetta degli anni prima di nascere. Fabrizio Caramagna 
- Ha molto più da nascondere tuo padre a te, che tu a lui. Mino Maccari, L'Antipatico

- A volte penso che mio padre sia una fisarmonica. Quando lui mi guarda e sorride e respira, sento le note. Markus Zusak

- Credo che ciò che diventiamo dipende da quello che i nostri padri ci insegnano in momenti strani, quando in realtà non stanno cercando di insegnarci. Noi siamo formati da questi piccoli frammenti di saggezza. Umberto Eco

- Saggio è quel padre che conosce il proprio figliuolo. William Shakespeare, Il mercante di Venezia

- Non riesco a considerare nessuna necessità nell’infanzia tanto forte come la necessità di protezione del padre. Sigmund Freud

- Ama tuo padre, se è giusto, e se non lo è, sopportalo. Publio Siro, Sentenze

- Mio padre mi ha fatto il più bel regalo che qualcuno poteva fare a un’altra persona: ha creduto in me. Jim Valvano

- Un cuore di padre è un capolavoro della natura. Abbé Prévost

- Quando un uomo si rende conto che forse suo padre aveva ragione, solitamente ha già un figlio che pensa che lui si stia sbagliando. Charles Wadsworth

- Ogni padre su cui il figlio alza la mano è colpevole: colpevole di aver fatto un figlio che alza la mano su di lui. Charles Péguy, Chaiers de la quinzaine

- Sai quali sono i cattivi padri? Quelli che hanno dimenticato gli errori della loro giovinezza. Denis Diderot

- Voi, padri, non irritate i vostri figli, affinché non abbiano a scoraggiarsi. Paolo di Tarso, Colossesi

- Quando avevo 14 anni, mio padre era tanto ignorante che mi dava fastidio averlo attorno. Ma quando ebbi 21 anni, mi sorprese vedere quanto lui aveva imparato. Mark Twain

- Nulla è più dolce a udirsi delle parole di un padre che loda suo figlio. Menandro, Frammento

- I figli hanno sempre un desiderio ribelle di essere delusi da ciò che ha affascinato i loro padri. Aldous Huxley

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venerdì 13 marzo 2015

Quanto conosci la letteratura italiana? Quiz letterario da libreriamo

Il blog libreriamo.it, dedicato al mondo dei libri e della cultura, propone un quiz in cui testare la propria competenza in letteratura italiana. 

Le domande spaziano da Dante fino a Montale. In molti, a giudicare dai commenti in calce, si sono cimentati in questo simpatico questionario.

 Per alcuni è stato molto semplice, per altri no, anche se molti sono stati comunque soddisfatti del risultato ottenuto.

E tu? Vuoi misurarti in questo quiz?

Potrebbe essere utile somministrarlo anche agli studenti dell'ultimo anno della scuola secondaria di I grado, per motivarli nello studio e per testare le conoscenze apprese. 
Buon quiz!



giovedì 12 marzo 2015

Tabelline con sintesi vocale: un aiuto per i DSA

Si tratta di un software scaricabile al prezzo di 1,99 euro (meno di una colazione con cappuccino e cornetto), realizzato da software4school 

Gira con i seguenti sistemi operativi: Windows xp SP3, Windows 8, Windows Vista, Windows 7. Purtroppo, come è evidente, non gira per utenti MAC.

Di cosa si tratta esattamente? 

Si tratta di un software in cui si presentano le famose - e famigerate - tabelline con un sintetizzatore vocale. Vuol dire che il programma LEGGE  i numeri e le operazioni. 
Ovviamente la risorsa è utilissima per tutti quegli alunni che, pur con elevato quoziente intellettivo (se ancora questo termine si può usare), hanno problemi nella lettura dei numeri per DSA o per altre forme di difficoltà cognitiva. 


mercoledì 11 marzo 2015

Si dice "sarebbe dovuto essere" o "avrebbe dovuto essere"? - Italiano Senza Errori

Anche questo è un dubbio che spesso ci lascia a pensare. Si scrive "Avrebbe dovuto essere" oppure "Sarebbe dovuto essere"? E ancora: "Sarei dovuto andare" o "Avrei dovuto andare"?

In tutti questi casi si tratta dell'uso dei verbi ausiliari - ESSERE e AVERE - insieme ai verbi servili, i più famosi dei qual sono DOVERE, POTERE, VOLERE.

Ebbene, la questione è meno complicata di quanto possa apparire in un primo momento. 
Nei casi in cui si usa un verbo servile occorre usare l'ausiliare proprio dl verbo all'infinito.
Detto così sembra un po' complicato, lo so, ma alcuni esempi chiariranno tutto rapidamente:

Prendiamo il verbo ANDARE.

Ovviamente diremo SONO ANDATO (certo non "ho andato", anche se qualche volta mi è capitato di sentirlo). Presto detto: quando inseriamo il verbo servile, l'uso dell'ausiliare non cambia. 
Diremo infatti:

SONO DOVUTO ANDARE

SONO POTUTO ANDARE

SONO VOLUTO ANDARE

In rosso trovate i verbi servili di cui sopra.

Quando invece c'è di mezzo il verbo essere, la questione cambia. Diciamo solitamente, quando non inseriamo di verbi servili a complicarci la vita, frasi del tipo:

Sarebbe stato rilevante quell'intervento

Quando invece inseriamo il verbo servile occorre usare l'ausiliare avere.

Quindi:

Avrebbe potuto essere rilevante quell'intervento


Quando il servile si unisce al verbo ESSERE occorre usare l'ausiliare AVERE

Immaginiamo quindi che due verbi essere accostati l'uno all'altro ... finiscono per litigare e occorre quindi usare il verbo avere in modo che non vi sia nessun litigio (Questa è un tipo di storiella che aiuta a tenere a mente una regola. Sono utili anche in contesti didattici: gli alunni non le dimenticano).

martedì 10 marzo 2015

Quiz di scrittura, dal Corriere Della Sera - Se l'italiano non lo sai ... sallo!

"La nostra lingua è bella perché capricciosa: ha regole contraddette da eccezioni. In più si trasforma come tutto ciò che è vivo."


Questa è la frase che introduce la sezione "scioglilingua" del Corriere Della Sera, gestita da Giorgio De Rienzo e Vittoria Haziel

Nella pagina che proponiamo qui, il cui link si trova alla fine del post, è possibile trovare una serie di quiz linguistici per testare le proprie capacità linguistiche e, perché no, imparare dai propri errori. Gli argomenti dei quiz sono i seguenti:

- Articolo determinativo
- Articolo indeterminativo
- L'accento
- Le consonanti
- Gli aggettivi
- L'uso dell'apostrofo: gli articoli
- L'uso dell'apostrofo: le congiunzioni
- L'uso dell'apostrofo: i pronomi
- Le maiuscole
- L'uso della "i"
- La divisione in sillabe

Gli argomenti proposti possono essere usati ampiamente in ambito didattico. E' sufficiente avere anche un misero pc in classe (meglio se con LIM).

lunedì 9 marzo 2015

Educazione alla salute: come cambia il corpo smettendo di fumare

Nell'ambito dell'educazione alla salute propongo un approfondimento interessante che ho trovato sul Corriere Della Sera a proposito di come l'organismo dell'essere umano cambi - dopo 20 minuti fino a 20 anni - quando si smette di fumare. 

Si tratta di un lavoro interessantissimo, che ritengo possa essere usato nelle scuole in programmi di educazione alla salute e di prevenzione delle dipendenze.

Soprattutto nella scuola secondaria di II grado - ma già dalla secondaria di I grado - sono moltissimi gli alunni che iniziano a fumare, soprattutto nella loro estenuante ricerca di un'identità durante la quale la sigaretta diventa un oggetto transazionale, purtroppo nocivo.

Il contributo che segnalo in fondo a questa pagina può essere un valido aiuto per spiegare gli effetti negativi del fumo e come, interrompendo questo insano vizio, l'organismo sia in grado autonomamente di rigenerarsi.

Grazie a Eva Perasso per questo ottimo contributo

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