"E' giusto dare all'essere umano ciò che non merita (o sembra non meritare)?"
Non c'è dubbio, la risposta superficiale è: "Chiaro che no! Ciascuno deve guadagnarsele le cose! Altrimenti c'è chi lavora e chi mangia! Ognuno otterrà in base all'impegno con cui si è dato da fare ... etc etc..."
Abbiamo pensato tutti parole simili a quelle scritte in alto. Magari non le stesse, ma certo il concetto non cambia.
Tutto legittimo. Eppure l'essere umano - qualsiasi esso sia, qualsiasi cosa faccia o non faccia, qualsiasi sia l'impegno che mette per una o più cause ... - ha il diritto ad essere amato che nessuno può negargli, fosse anche il peggiore dei criminali o il più reietto dei banditi.
In occasione di una riunione a Bengrabre, una religiosa mi rinfacciò:
"Madre Teresa, lei sta viziando i poveri dando loro le cose gratuitamente, in questo modo perdono la loro dignità!"
Lasciai che tutti si tranquillizzassero e, con calma, dissi:
"Nessuno ci vizia quanto Dio stesso. Guardate tutti i doni che ha dato gratuitamente. Vedo che nessuno dei presenti porta gli occhiali. Ci vedete tutti! Che accadrebbe se Dio vi chiedesse di pagare per la vista? Respiriamo di continuo e viviamo in virtù di un ossigeno per il quale non paghiamo. Che accadrebbe se Dio ci dicesse:
- "Lavora quattro ore e ne avrai due di luce"? Quanti di noi in una tale ipotesi riuscirebbero a sopravvivere?-
Quindi aggiunsi:
"Vi sono molte congregazioni religiose che viziano i ricchi. Non è male che ve ne sia una per i poveri, sia pure per viziarli"
Regnò un profondo silenzio. Nessuno disse mezza parola.
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