sabato 23 maggio 2015

BBC Learning English - Risorse multimediali per insegnare e imparare l'inglese

Si tratta di uno dei migliori siti on line nel suo genere. E' il portale della nota BBC britannica dedicato all'apprendimento della lingua inglese. 

La quantità di materiale presente nel sito e le sue possibilità di utilizzo sono notevoli.

Si propongono all'utente essenzialmente due percorsi: uno strutturato in lezioni progressive, l'altro ricco di materiali da utilizzare liberamente e con caratteristiche diverse.

Più nello specifico:

Courses - E' la sezione dedicata a veri e propri corsi.
In totale sono tre:

Lower Intermediate
Intermediate
English My Way Learning Circles (si tratta di un'esperienza di apprendimento cooperativa)

I primi due corsi sono articolati in 5 sessioni in totale; ciascuna sessione è suddivisa in diverse lezioni e attività, con video, trascrizioni di parti dialogate, esercizi etc...

Ogni sessione ha anche una due aree dedicate al vocabolario e alla grammatica che l'utente troverà nel corso delle attività:

Vocabulary Reference
Grammar Reference

Features - Materiali e percorsi in lingua inglese
E' suddivisa in 6 sezioni:

- The english we speak
- Words in the news
- 6 minutes english
- Pronunciation
- Drama
- News report

Sarebbe complicato descrivere tutte queste sezioni. Il modo migliore per conoscerle è ... consultare il sito.

Buon lavoro a tutti!


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giovedì 21 maggio 2015

Strumenti per valutare le abilità cognitive degli alunni: alcuni suggerimenti

Segnaliamo alcuni strumenti psicometrici che hanno lo scopo di valutare il livello cognitivo dell’alunno. Resta sempre valido l’assunto che la persona - in questo caso l’alunno - va considerata nella sua totalità ed unicità, dando il giusto peso a tentativi di settorializzazione e parzializzazione dell’universo persona; quando si tenta di analizzare l’essere umano nei suoi aspetti costitutivi più che nella sua interezza è perché si ha la necessità di semplificare per fini di analisi un’entità - la persona appunto - di per sé troppo complessa e articolata per essere minimamente compresa nell’insieme.

Un’analisi degli elementi costitutivi a scapito della totalità, quindi, ha il solo intento di comprendere più agevolmente aspetti che caratterizzano la persona, ma che, se sommati, non sono affatto la persona.

Perciò, l’utilizzo di test di analisi del livello cognitivo, della maturità emotiva, del senso di autoefficacia e quant’altro è necessariamente una semplificazione riduttiva - seppur necessaria per fini di studio - di un mistero quale è quello della persona che resta e sempre resterà tale.
Dopo questa premessa d’obbligo segnaliamo una serie di test che possono essere utili per individuare il livello cognitivo degli alunni della propria classe. E’ solo uno tra tanti tasselli che devono essere presi in considerazione perché sappiamo bene che la maturità cognitiva non è la sola a concorrere al raggiungimento del successo scolastico. 
I test che vengono proposti sono solo una parte di quelli disponibili in commercio. Il lettore motivato saprà certamente individuare, a seguito di ulteriori ricerche personali, gli strumenti che più ritiene adatti alle proprie necessità. Le proposte che seguono, pertanto, non hanno alcuna pretesa di esaustività; piuttosto  vanno considerate come tracce, direzioni, solchi da espandere, integrare e -perché no - migliorare.
Permettendocelo il veicolo di comunicazione, il lettore troverà certamente utile i link in corrispondenza dei titoli che rimandano alla pagina web del prodotto segnalato.

Per l’Editore Erickson segnaliamo:

Per l’Editore Giunti segnaliamo:

Copyright Guamodì Scuola - RIPRODUZIONE RISERVATA

sabato 16 maggio 2015

Theta Music Trainer: educare ed educarsi all'ascolto musicale.

Si tratta di un sito in lingua inglese interamente dedicato alla musica. Raccoglie una serie di giochi per educare all'ascolto e, in generale, per sviluppare l'orecchio musicale.

Gli autori del sito spiegano che esso è progettato per sviluppare tutti e 4 gli ambiti dell'esperienza musicale:

1. Ritmo;
2. Armonia;
3. Suono;
4. Melodia.

Ognuno dei giochi presenti nel sito ha lo scopo di allenare, e sviluppare, una specifica area.
Per giocare con Theta Music Trainer non serve nessuna preparazione musicale, perché i giochi proposti sono intuitivi.
Alcuni di essi hanno una maggiore componente teorica, ma non è necessario avere in nessun caso una conoscenza musicale superiore a quella di un principiante.

Potete, ad esempio, misurarvi in giochi in cui dovrete riconoscere gli strumenti musicali all'interno di un brano, oppure trovare gli accordi di canzoni di diversa difficoltà


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giovedì 14 maggio 2015

La punteggiatura nei discorsi diretti - Italiano Senza Errori

Chi si misura con la scrittura narrativa avrà prima o poi a che fare con i discorsi diretti. Il personaggio parla, si interrompe, ribatte, oppure spiega, si misura in un "botta e risposta" con un altro personaggio.

Lo scrittore deve inserire dei verbi che introducono il discorso diretto, deve inframmezzare le parole dei personaggi con incisi che chiariscano, spieghino.

Maneggiare la punteggiatura in modo scaltro e corretto è indispensabile per la fluidità del discorso e, quindi, per non annoiare - o peggio disorientare - il lettore.

Seguono consigli e materiali per usare, in questi casi, la punteggiatura nel modo migliore.





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mercoledì 13 maggio 2015

Espressioni e modi di dire in lingua inglese

Riporto in questo post alcune utilissime espressioni linguistiche frequenti in inglese. Sono modi di dire molto usati ed è opportuno conoscerne il più possibile, altrimenti può sfuggire il senso di moltissime frasi (cosa capirebbe uno straniero se sentisse "Tanto va la gatta al lardo... " oppure "Prendere la palla al balzo"?).

Alcune sono molto simili all'italiano, altre non c'azzeccano proprio nulla. Spero siano utili a studenti e ad insegnanti alle prese con la lingua inglese. Buon lavoro!

Pull a fast one - Lett. Ingannare qualcuno,  Fare fesso qualcuno.

Get the sack - Lett. Prendere il sacco / Significato: essere licenziati

Cut your teeth - Lett. Tagliarsi i denti / Significato: farsi le ossa

Hit the nail on the head - Lett. Colpire il chiodo nella testa / Significato: fare centro, azzeccarci

Be on the same page - Lett. Essere sulla stessa pagina / Significato: andare d'accordo, essere sulla stessa lunghezza d'onda

Better save than sorry - Lett. Meglio salvi che dispiaciuti / Significato: meglio pensarci prima

Hit the roof - Lett. Colpire il tetto / Significato: arrabbiarsi, andare su tutte le furie

Cold feet - Lett. Avere i piedi freddi / Significato: tirarsi indietro all'ultimo momento

Icing on the cake - Lett. La glassa sulla torta / Significato: la ciliegina sulla torta

A strom in a teacup - Lett. Una tempesta in una tazza da tè / Significato: un litigio su una sciocchezza, una cosa di poca importanza

Put your foot in it - Lett. Metterci il piede dentro / Significato: fare una gaffe

See the back of someone - Lett. Vedere la schiena di qualcuno / Significato: essere contenti di vedere qualcuno andar via.

In the long run - Lett. nella lunga corsa / Significato: alla lunga, in un tempo lungo.

Talk throught your hat - Lett. Parlare attraverso il proprio cappello / Significato: dire fesserie

As the crow flies - Lett. Come vola il corpo / Significato: in linea d'aria

Go to the dogs - lett. Andare ai cani / Significato: Andare in malora

In a nutshell - Lett. In un guscio di noce / Significato: in breve

Call it in a day - Lett. Chiamarlo in un giorno / Significato: considerare conclusa la giornata lavorativa

Let the cat out of the bag - Lett. Fare uscire il gatto dalla borsa / Significato: spifferare un segreto

Be under the weather - Lett. Essere sotto il tempo / Significato: non sentirsi bene, essere giù di tono

Let your hair down - Lett. Sciogliersi i capelli / Significato: rilassarsi

In the soup - Lett. Nella zuppa / Significato: essere nei guai

As good as gold - Lett. Buono come l'oro / Significato: buono come il pane

Have your hands full - Lett. Avere le mani piene / Significato: essere molto occupati

Arma and a leg - Lett. Un braccio e una gamba / Significato: un occhio della testa


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lunedì 11 maggio 2015

"Insegniamo" o "Insegnamo"? "Ingegnere" o "Ingegniere"? Ecco come comprtarsi con la GN - Italiano senza errori

La classica "regoletta" che si sente alle elementari è la seguente: non bisogna mai usare la "i" dopo la forma "gn".

In effetti sembra un buon criterio per evitare errori/orrori ortografici.
E le maestre della scuola primaria hanno il compito principale di semplificare la mole di prescrizioni ortografiche, per evitare confusioni nelle piccole testoline dei fanciulli.

Tanto di cappello, quindi.

In ogni caso, leggere "ingegniere" fa venire l'orticaria anche ad un immigrato che padroneggia poco la lingua italiana. 

La forma esatta è senza dubbio "ingegnere", senza la "i", appunto. 

Possiamo dire, quindi, che la regola della maestra vale sempre e comunque?

Purtroppo no.

C'è una sostanziosa eccezione che riguarda la coniugazione dei tempi verbali. 

In questo caso si vedono errori ovunque: in sovrimpressione durante i telegiornali, nei "curricola" inviati nella speranza di un'assunzione, nei più comuni temi scolastici da Palermo a Bolzano.

I verbi, rispetto alla "regola della maestra" (la chiamiamo con affetto così, in onore alle mie colleghe e ai miei colleghi maestri), si comportano in modo un po' diverso.

Sappiamo che i verbi hanno una loro radice e una desinenza. Prendiamo per esempio uno dei verbi più belli: AMARE.
E' un verbo della prima coniugazione e lo decliniamo di seguito:

Io am - o
Tu am - i
Egli am - a

Noi am - iamo
Voi am - ate
Essi am - ano

In neretto troviamo evidenziate le desinenze del verbo amare. 

Queste desinenze valgono sempre, in ogni caso (eccetto naturalmente per le forme irregolari), nei verbi della prima coniugazione.

Ora prendiamo un verbo che abbia nella sua radice la forma linguistica GN: insegnare (perdonate la deformazione professionale; in fondo siamo sempre su un blog dedicato ad insegnanti e studenti :) ).

La radice del verbo è INSEGN - ;
ARE, invece, è la desinenza.

Torniamo adesso alle desinenze del verbo AMARE: o - i - a - iamo - ate - ano.

Queste desinenze, abbiamo detto, non cambiano.

Decliniamo quindi il verbo INSEGNARE:

Io insegn - o
Tu insegn - i
Egi insegn - a

Noi insegn - iamo
Voi insegn - ate
Essi insegn - ano

Notiamo la prima persona plurale del verbo: INSEGNIAMO. Ed è la forma corretta.

Per concludere, quindi, nei verbi che hanno all'interno la forma GN la desinenza giusta è - IAMO.

Quindi:

Insegniamo, impegniamo, accompagniamo, rassegniamo, bagniamo ... etc.

Spero che il post vi sia stato utile. Buon lavoro e/o buono studio a tutti!

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giovedì 7 maggio 2015

Insegnare a leggere e scrivere: un percorso per insegnanti in un e-book gratuito

Proponiamo una risorsa davvero straordinaria e totalmente gratuita.

 Si tratta di un intero percorso dedicato ad insegnanti, educatori e genitori che volessero insegnare a scrivere e a leggere ai più piccoli.

Il testo integrale dell'E-book, che sarà possibile scaricare dal link proposto in basso, è stato scritto da Olivia Guerini.

Si tratta di un percorso scandito in 10 passaggi:

1. Introduzione
2. Evoluzione del segno
3. Segni - base manipolazione e scrittura segni convenzionali
4. suono e segni
5. Vocali e consonanti = abbinamento - traduzione = scrittura e lettura
6. Difficoltà
7. Primi dettati e attività - Lettura e scrittura
8. Espressione grafica ed espressioni verbali
9. Bibliografia
10. Allegati

Si può usufruire di questa risorsa in due modi:

1. Andando sulla pagina a cui rimanda questo link: qui troverete le varie sezioni del libro su cui è possibile cliccare separatamente e consultarle direttamente on line.


martedì 5 maggio 2015

Gianni Rodari: filastrocca sulla mamma


In occasione della Festa della Mamma riportiamo in questo post una bella filastrocca scritta da Gianni Rodari.


La riteniamo adatta per bambini della scuola dell'infanzia e della scuola primaria. 

Auguri a tutte le mamme!

Filastrocca delle parole:
si faccia avanti chi ne vuole.
Di parole ho la testa piena,
come dentro ‘la luna’ e ‘la balena’.
Ma le più belle che ho nel cuore,
le sento battere: ‘mamma’, ‘amore’.
Ecco anche la poesia di Marino Moretti:
Mamma. Nessuna parola è più bella.
La prima che si impara,
la prima che si capisce e che s’ama.
La prima di una lunga serie di parole
con cui s’è risposto alle infinite,
alle amorose, timorose domande
della maternità.
E anche se diventassimo vecchi,
come chiameremmo la mamma
più vecchia di noi?
Mamma.
Non c’è un altro nome.



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lunedì 4 maggio 2015

Salvatore Quasimodo, Lettera alla madre - Festa Della Mamma

Riportiamo di seguito la bellissima "Lettera alla madre" di Salvatore Quasimodo, tratta dalla raccolta "La vita non è sogno". Emerge da questo testo un sentimento di profonda gratitudine che il poeta nutre nei confronti della madre, che ringrazia per averle trasmesso il dono dell'ironia, che "lo ha salvato da pianti e da dolori".

Il testo è utile per studenti della scuola secondaria di I e II grado.

Mater dolcissima, ora scendono le nebbie, il Naviglio urta confusamente sulle dighe,
gli alberi si gonfiano d’acqua, bruciano di neve; non sono triste nel Nord:
non sono in pace con me, ma non aspetto perdono da nessuno, molti mi devono lacrime da uomo a uomo.
So che non stai bene, che vivi come tutte le madri dei poeti,
povera e giusta nella misura d’amore per i figli lontani.
Oggi sono io che ti scrivo:
Finalmente, dirai, due parole di quel ragazzo che fuggì di notte
con un mantello corto e alcuni versi in tasca.
Povero, così pronto di cuore lo uccideranno un giorno in qualche luogo.
Certo, ricordo, fu da quel grigio scalo di treni lenti che
portavano mandorle
e arance, alla foce dell’Imera, il fiume pieno di gazze, di sale,
d’eucalyptus.
Ma ora ti ringrazio, questo voglio, dell’ironia che hai messo sul mio labbro,
mite come la tua. Quel sorriso m’ha salvato da pianti e da dolori.
E non importa se ora ho qualche lacrima per te, per tutti quelli che come te
aspettano, e non sanno che cosa.
Ah, gentile morte, non toccare l’orologio in cucina che batte
sopra il muro
tutta la mia infanzia è passata sullo smalto del suo quadrante,
su quei fiori dipinti: non toccare le mani, il cuore dei vecchi.
Ma forse qualcuno risponde?
O morte di pietà, morte di pudore.
Addio, cara, addio, mia dolcissima Mater.


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domenica 3 maggio 2015

7 consigli per andare "a capo" - Italiano senza errori

E' vero che spesso ad andare "a capo" ci pensa il computer, ma è bene non fidarsi troppo, perché spesso lo fa a sproposito.


Seguono 7 consigli da tenere presente quando si scrive.


 E' un vademecum che può evitarvi spiacevoli errori, soprattutto quando siete costretti a scrivere "a mano".




1. Non andare mai a capo con una vocale: quindi fia‑to, reu‑ma, rea‑Ie, mania‑co. Sono accettabili anche re‑ame e mani‑aco, ma è meglio applicare la regola a tutte le parole;

2. Dividere sempre due consonanti uguali: affret‑to, ter‑ra, tet‑to, (si divide anche il rarissimo gruppo cq: ac‑qua);

3.  Non dividere mai un gruppo di consonanti formato da b, c, f, g, p, t, v + I oppure r: ru‑blo, mi‑crobo, af‑fronto, si‑gla, capra, a‑trio, a‑vrei;

4. Non dividere mai un gruppo formato da s + consonante: quindi a-spro, de‑stra, ca‑sto e mai as-pro, des‑tra, cas-to;

5.  Dividere tutti i gruppi di consonanti non compresi nei punti 3 e 4: cal‑ma, pom-pa, por‑to, strin‑go, ecc.;

6.  Nei gruppi di tre o più consonanti la divisione va fatta fra la prima e la seconda: inter‑stizio, scon‑tro, pol‑trona;


7. Queste regolette vanno applicate anche alle parole composte con un prefisso come trans, iper, sub, super: Quindi tran‑salpino e non trans-alpino, iperat‑tivo e non iper‑attivo, superat‑tico e non super‑attico.

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