Questo post rientra nella rubrica "In classe ho un alunno che...", in cui si confrontano diversi "profili" di studenti (consapevoli di quanto un profilo possa essere provvisorio e, a tratti, sterile), segnalando strumenti e possibilità di intervento.
In questo caso l’alunno può considerarsi in possesso di capacità cognitive sostanzialmente adeguate, anche se non le padroneggia ai livelli del precedente profilo. Parliamo del buon alunno, in possesso di una adeguata motivazione che supporta il suo interesse e la sua partecipazione nelle attività didattiche. Anche il suo equilibrio emotivo risulta buono e adeguato a vivere un contesto di sana vita scolastica.
Consigli per l’intervento
Come intervenire in modo personalizzato con alunni di questo tipo?
- Ruoli di spicco nelle attività laboratoriali e di studio. Anche alunni con queste caratteristiche hanno bisogno di veder valorizzate le loro potenzialità, con apprezzamenti verbali e non verbali, con una valutazione formativa adeguata e, nel caso di attività laboratoriali, lavori di gruppo, di apprendimento cooperativo o di tutoring, è bene che abbiano un ruolo di leadership, svolgendo, ad esempio, la mansione di referente o di relatore del gruppo. In questo modo le sue capacità vengono sufficientemente valorizzate e la sua permanenza in classe sarà stimolante in modo adeguato.
Oltre a questo è in ogni caso utile lavorare sul consolidamento delle competenze cognitive attraverso:
- La riformulazione di esperienze. Si tratta di proporre all’alunno concetti, contenuti, esperienze formative, scoperte, ricerche in modalità diverse, attraverso riformulazioni con schemi, mappe mentali e concettuali, riduzione in concetti essenziali etc...
- Allenamento alla formulazione di ipotesi. E’ bene allenare l’alunno alla ricerca di strade alternative, diverse dalle solite. E’ vero, i soliti percorsi sono sicuri e portano certamente a risultati efficaci, eppure è utile tentare vie diverse, forse più brevi ed efficaci oppure più lunghe e tortuose, ma maggiormente stimolanti e creative. Quindi allenare l’alunno a discernere secondo criteri logici del tipo: “Se la situazione è questa... allora questo tentativo può andar bene; se invece le condizioni cambiano, allora è più opportuno sperimentare quest’altro...” . Può essere utile, nell’ambito dell’attività sportiva, analizzare una partita di calcio e immaginare cosa sarebbe accaduto se un’azione di gioco fosse stata impostata in un modo diverso da come invece è realmente accaduto, ad esempio: “Se non avesse crossato e fosse entrato in area palla al piede ... avrebbe potuto ... etc.”
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