domenica 31 gennaio 2016

Didattica per competenze: libri e materiali gratuiti

In questa pagina vengono raccolti libri gratuiti (per lo più ebook in formato PDF, quindi facilmente leggibili su ogni tipo di supporto) e link che rimandano a materiali, percorsi didattici, spunti pratici per insegnare per competenze. Da tempo i documenti ministeriali e gli indirizzi europei usano il termine "competenza" e invitano a lavorare rivoluzionando la didattica e la progettazione in funzione di esse. Si sa, però, che tra il dire e il fare... e per questo una vera scuola delle competenze si affermerà lentamente, step by step.

In questa pagina proponiamo risorse gratuite attraverso cui gli insegnanti e tutti gli addetti ai lavori possano trovare spunti per aggiornarsi, capire o migliorarsi.


Se i link dovessero avere dei problemi vi invito a segnalarmelo. Grazie e buon lavoro.

Tutto il materiale che serve per lavorare con le competenze e per capirci davvero qualcosa
Di seguito vi propongo, "in fila", una serie di materiali per lavorare con le competenze.

Lavorare per competenze: griglie di osservazione per la valutazione delle unità di apprendimento.
Si tratta, questa volta, di una nutrita raccolta di GRIGLIE DI OSSERVAZIONE PER LA VALUTAZIONE DELLE UNITà DI APPRENDIMENTO.

Modello di curricolo verticale per competenze, per ogni anno, per ogni classe
Ci rifacciamo ad un preziosissimo lavoro realizzato e proposto da Franca Da Re sul suo blog.

Il libro proposto, realizzato da Franca Da Re, è offerto gratuitamente dall'editore Pearson.

Un libro utilissimo sulla didattica per competenze, realizzato nell'ambito dei Quaderni di ricerca della Loescher Editore. Nel post ci sono anche riferimenti ad altre risorse.

Si tratta di 4 libri in formato ebook. Essi si compongono di un quadro teorico e di alcuni percorsi didattici che guidano l'insegnante passo passo nella lezione per competenze

Rispetto alla tematica delle competenze (ma non solo), la Casa editrice Loescher mette a disposizione di esperti ed insegnanti ottimi materiali per riflettere sul discorso pedagogico e per intervenire attivamente nella prassi didattica.

L'autore della risorsa proposta è Valter Careglio; il libro si compone di 243 pagine suddivise in due parti. Nella prima si affrontano i temi della valutazione e certificazione delle competenze; nell'ultimo paragrafo ci sono consigli utili per preparare prove di valutazione incentrate sulle competenze. Nella seconda parte, invece, c'è una rassegna di buone prassi per la certificazione delle competenze.

Il link rimanda ad un post in cui abbiamo selezionato dei materiali che aiutino i docenti nella strutturazione di una programmazione per competenze.

Le rubriche di valutazione sono lo strumento attraverso cui si possono valutare le competenze. Con una didattica per competenze si impone, necessariamente, un modo nuovo e diverso di valutare. Il link propone dei validi strumenti.

Conoscenze, abilità e competenze: facciamo chiarezza sui termini e sui contenuti
Non si tratta soltanto di vuota terminologia, per cui conoscere o no le parole comporta solo un cambiamento nell'estensione del proprio dizionario personale. 

Format per realizzare un'unità di apprendimento sulle competenze e griglia di valutazione
Riporto in questo post dei format utili per la progettazione didattica per competenze, realizzati (ed estrapolati) dal sito di Franca Da Re, esperta di didattica.

"Insegnare e valutare le competenze", del prof. Mario Comoglio
Si tratta di un file PDF di 26 pagine che potrete scaricare ai link proposti alla fine dell'articolo.

Progettare, insegnare e valutare per competenze, da un inserto di Scuola e Didattica.
Si tratta di un fascicolo di 24 pagine in formato PDF, scaricabile dal sito Dirigenti Scuole Autonome e Libere.

Curriculum Mapping e didattica per competenze: un portale innovativo per realizzare buone pratiche e condividerle
La Fondazione Tim e Impara Digitale hanno realizzato Curriculum Mapping, una piattaforma innovativa dedicata alla didattica per competenze. L'obiettivo è realizzare una procedura guidataper realizzare percorsi per competenze.

Unità di apprendimento per competenze per il I ciclo, da scaricare
Le unità proposte hanno una doppia utilità: 1. Sono utilizzabili e adattabili al proprio curricolo; 2. Sono una linea guida per preparare unità di apprendimento simili.

Programmazioni didattiche per competenze, dal circolo didattico Kennedy
Programmazioni didattiche per competenze, riferite alle 5 classi della scuola primaria e alla scuola dell'infanzia. 

Unità di apprendimento per competenze: "Alla scoperta di te e di me dentro e fuori la rete"
Il lavoro è utile sia perché può essere riapplicato adeguatamente nelle proprie classi, sia perché può fungere da canovaccio per la strutturazione di unità per competenze simili.

Lavorare per competenze: repertorio di unità di apprendimento già realizzate per scuola secondaria di II grado
Si tratta di un fascicolo in PDF, scaricabile gratuitamente, di 181 pagine, che raccoglie 54 unità di apprendimento sviluppate (alcune solo parzialmente) nella scuola secondaria di II grado. 

Didattica per competenze e metodo EAS - Video corso gratuito

Segnaliamo la presenza on-line di unvideo corso in 4 puntate sulla"didattica per competenze e metodo EAS", diffuso sul canale youtube dell'Editrice La Scuola.

LA DIDATTICA PER COMPETENZE, libro scaricabile con teoria, esempi ed esperienze pratiche
La didattica per competenze è un libro corposo, completo, ricco di spunti teorici e di esempi, elaborato dall'Istituto Tecnico Industriale "G. Marconi" di Padova.

Percorsi per lo sviluppo delle competenze dell'asse matematico, per la primaria e la secondaria di I grado
Oltre al libro sulle competenze dell'asse linguistico, troviamo anche l'ebook gratuito sullo sviluppo delle competenze dell'asse logico-matematico, per la scuola primaria e secondaria di I grado.

Percorsi per lo sviluppo delle competenze dell'asse linguistico, per la primaria e secondaria di I grado
E' realizzato con il contributo dell'Ente cassa di risparmio di Firenze. In fondo al post riportiamo la premessa all'eBook di Gabriele Gori, Direttore Generale

EBook gratuito: "Parlo, leggo, scrivo", percorsi per competenze per l'asse dei linguaggi
Si tratta di un libro di 130 pagine di Federico Batini.

Ebook gratuito: "Analizzo, interpreto, risolvo", percorsi per le competenze dell'asse matematico
Si tratta di un libro di 98 pagine di Federico Batini.

Ebook gratuito: "Quando, dove, perché", percorsi per competenze per l'asse storico-sociale
Si tratta di un libro di 130 pagine di Federico Batini

Ebook gratuito: "Osservo, ipotizzo, comprendo", percorsi per competenze per l'asse scientifico tecnologico

Libro di 98 pagine di Federico Batini (cliccando sul link sarai ricondotto al sito dell'autore, ricco di materiali e proposte formative)

sabato 30 gennaio 2016

"Oggi una ragazza della mia città ha cercato di uccidersi", lettera di un professore.

La notizia della ragazzina di Pordenone, che qualche giorno fa ha tentato di uccidersi, ha fatto il giro del web e delle principali TV nazionali. Aveva deciso di farla finita, accompagnando il suo gesto con un messaggio semplice, diretto: "Adesso sarete contenti".

Sono molte le considerazioni che si possono fare di fronte a gesti del genere, sia rispetto al gesto in sé, sia rispetto a ciò che precede e sta alla base di una decisione così drammatica, presa da una fanciulla giovanissima e con l'intera vita davanti.

Riportiamo di seguito, ripescandola nella miriade di articoli, commenti e diagnosi che hanno seguito il gesto della dodicenne, la lettera di un insegnante, Enrico Galliano.

Nella lettera ci sono considerazioni che, certo, affrontano la questione da uno specifico punto di vista e non da altri, ma che sono molto dirette, esplicite e attuali.
Grazie al collega Enrico Galliano.


---------------------------------- 

Oggi una ragazza della mia città ha cercato di uccidersi.

Ha preso e si è buttata dal secondo piano.

No, non è morta. Ma la botta che ha preso ha rischiato di prenderle la spina dorsale. Per poco non le succedeva qualcosa di forse peggiore della morte: la condanna a restare tutta la vita immobile e senza poter comunicare con gli altri normalmente.


“Adesso sarete contenti”, ha scritto. Parlava ai suoi compagni.

Allora io adesso vi dico una cosa. E sarò un po’ duro, vi avverto. Ma c’ho ‘sta cosa dentro ed è difficile lasciarla lì.

Quando la finirete?
Quando finirete di mettervi in due, in tre, in cinque, in dieci contro uno?
Quando finirete di far finta che le parole non siano importanti, che siano “solo parole”, che non abbiano conseguenze, e poi di mettervi lì a scrivere quei messaggi – li ho letti, sì, i messaggi che siete capaci di scrivere – tutte le vostre “troia di merda”, i vostri “figlio di puttana”, i vostri “devi morire”.
Quando la finirete di dire “Ma sì, io scherzavo” dopo essere stati capaci di scrivere “non meriti di esistere”?
Quando la finirete di ridere, e di ridere così forte, quando passa la ragazza grassa, quando la finirete di indicare col dito il ragazzo “che ha il professore di sostegno”, quando la finirete di dividere il mondo in fighi e sfigati?
Che cosa deve ancora succedere, perché la finiate? Che cosa aspettate? Che tocchi al vostro compagno, alla vostra amica, a vostra sorella, a voi?
E poi voi. Voi genitori, sì. Voi che i vostri figli sono quelli capaci di scrivere certi messaggi. O quelli che ridono così forte.
Quando la finirete di chiudere un occhio?
Quando la finirete di dire “Ma sì, ragazzate”?
Quando la finirete di non avere idea di che diavolo ci fanno 8 ore al giorno i vostri figli con quel telefono?
Quando la finirete di non leggere neanche le note e le comunicazioni che scriviamo sul libretto personale?
Quando la finirete di venire da noi insegnanti una volta l’anno (se va bene)?
Quando inizierete a spiegare ai vostri figli che la diversità non è una malattia, o un fatto da deridere, quando inizierete a non essere voi i primi a farlo, perché da sempre non sono le parole ma gli esempi, gli insegnamenti migliori?
Perché quando una ragazzina di dodici anni prova a buttarsi di sotto, non è solo una ragazzina di dodici anni che lo sta facendo: siamo tutti noi. E se una ragazzina di quell’età decide di buttarsi, non lo sta facendo da sola: una piccola spinta arriva da tutti quelli che erano lì non hanno visto, non hanno fatto, non hanno detto.
E tutti noi, proprio tutti, siamo quelli che quando succedono cose come questa devono vedere, fare, dire. Anzi urlare. Una parola, una sola, che è: “Basta”.

L'ha scritta il prof Enrico Galliano di PN. 

giovedì 28 gennaio 2016

Neoassunti e bilancio delle competenze: per voi esempi già compilati

"Hai per caso un bilancio delle competenze già compilato?"

E' una domanda che, nelle ultime settimane, amici e colleghi insegnanti mi hanno rivolto decine di volte.

La compilazione del bilancio delle competenze è, infatti, un'incombenza richiesta ai neo immessi in ruolo durante l'anno di prova.

La soluzione, per chi avesse bisogno di attingere, farsi un'idea, trovare materiali, viene proposta sul portale PROFESSIONISTI SCUOLA NETWORK.

Si tratta di una serie di cartelle, pubblicate in una apposita sezione del sito, dove gli utenti possono trovare sia bilanci completamente già redatti, sia parti del bilancio stessomateriali, che tanti docenti hanno voluto generosamente condividere con gli altri, sottoponendosi senza paura anche al fuoco di fila di critiche, suggerimenti e consigli.


mercoledì 27 gennaio 2016

Concorso docenti: un canale TELEGRAM per restare aggiornati in tempo reale

Segnalo un'iniziativa, che ritengo molto utile, rivolta a coloro che sono interessati al concorso docenti.

Si tratta di un servizio fornito da Orizzonte Scuola a tutti coloro che intendono partecipare al prossimo concorso, per cui sono previsti 63712 posti.

Orizzonte scuola mette a disposizione un canale TELEGRAM per aggiornare gli interessati in tempo reale su tutto ciò che occorre sapere: date, svolgimenti, bandi, titoli... etc.


COME FUNZIONA?

TELEGRAM è un servizio molto simile al famoso whatsapp, tuttavia gratuito e con qualche funzione in più (che, per il nostro discorso, non ci interessano).

- TELEGRAM è disponibile per Android, iPhone e Windows e si scarica cliccando su questo link. Si scarica anche su pc ed è possibile sincronizzare le diverse postazioni.

- Una volta istallato occorre collegarsi al canale di Orizzonte Scuola dedicato al concorso docenti, cliccando su questo link e seguendo le istruzioni.


Come configurare TELEGRAM?

La configurazione di Telegram, disponibile per iPhone e Android, è facile e veloce. Dovrete soltanto indicare il vostro numero di telefono, inserire il codice di quattro cifre che vi verrà inviato via SMS e personalizzare le vostre informazioni personali: nome, cognome e foto profilo. Fatto, siete pronti per cominciare a comunicare coi vostri contatti.

Requisiti di accesso al concorso
Il concorso a cattedra 2015/16 è rivolto a tutti i docenti abilitati, inclusi i possessori del diploma magistrale entro il 2001/02. Approfondisci
I POSTI A DISPOSIZIONE
La suddivisione dei posti:
  1. posti comuni 52.828
  2. posti di sostegno 5.766
  3. posti di potenziamento. 5.118

lunedì 25 gennaio 2016

Audiolibri gratuiti, da Scrittori di classe


Risorsa gratuita e davvero utile: si tratta della possibilità di scaricare gratuitamente audiolibri, farciti di spunti per la didattica

e strumenti per gli studenti.

Il sito è attualmente in fase di allestimento, ma è già possibile trovare tre audiolibri (clicca sui link per farti un'idea):




"Scrittori di classe" è una più ampia iniziativa che mira a coinvolgere adulti e ragazzi in un processo di scrittura creativa.



domenica 24 gennaio 2016

"La didattica per competenze" in un libro gratuito: apprendere competenze, descriverle, valutarle - di Franca Da Re

Segnaliamo una nuova risorsa presente sul web sulla "didattica per competenze", la nuova frontiera della progettazione e pratica didattica che, seppur con difficoltà e in modo disomogeneo, si sta facendo strada nella scuola italiana ed europea.

Il libro proposto, realizzato da Franca Da Re, è offerto gratuitamente dall'editore Pearson.


IL LIBRO

Si tratta di un saggio edito da Pearson, di 151 pagine, costituito da 5 capitoli, questo l'indice dei capitoli:

Cap 1: Competenza: verso una definizione condivisa
Cap 2: Fornire strumenti per la formazione della persona competente
Cap 3: Costruire un curricolo per competenze e descrivere i risultati
di apprendimento
Cap 4: Strategie, tecniche, strumenti didattici per costruire competenze
Cap 5: Verifica, valutazione e certificazione delle competenze

Dalla pagina segnalata è possibile scaricare tutti i capitoli in formato PDF

I CAPITOLI LI SCARICHI QUI:

- Capitoli 1 e 2;

- Capitolo 3;

- Capitolo 4;

- Capitolo 5



Non mancano, alla pagina web segnalata, esempi di curricoli per competenze riferiti al I ciclo di istruzione.

Ecco i link specifici:


sabato 23 gennaio 2016

"Valutazione senza idee", di Benedetto Vertecchi

Un intervento del professor Benedetto Vertecchi, liberamente scaricabile dal portale www.academia.edu.

Benedetto Vertecchi è un luminare della pedagogia e, in special modo, della docimologia, la scienza della valutazione; chiunque abbia compiuto studi pedagogico-didattici avrà senz'altro avuto a che fare con alcuni sui testi, come ad esempio il Manuale della valutazione, oppure Le parole della scuola.

In questo contribuito, dal titolo Valutazione senza idee, Benedetto Vertecchi ragiona sulle pratiche valutative attuali, sul modo che le scuole hanno di approcciare al "problema valutazione" e, soprattutto, quanto questo sia ancora inadeguato ad opporsi al determinismo naturale, per il quale le opportunità vengono colte da chi già è avvantaggiato, per motivi socio-economici o socio-culturali, nel processo di affermazione ed emancipazione personale e lavorativa.

Il testo, di appena 3 pagine, offre spunti pedagogici interessanti su cui confrontarsi e su cui riflettere. Esso è scaricabile dalla pagine a cui rimanda il link in basso, accedendo semplicemente (quando non ci si voglia registrare sul sito) tramite il proprio account Facebook o Google.

giovedì 21 gennaio 2016

Studiare e imparare la geografia d'Italia con la mappa dei cognomi

Spesso memorizzare le regioni italiane è davvero un'attività didattica pedante e, a volte, inutile.

Mandare a memoria senza alcun coinvolgimento emotivo, senza alcuna interazione o reale motivazione, è ormai una pratica didattica universalmente sconsigliata. 

Eppure è imbarazzante quando un alunno, posto di fronte ad una carta geografica politica dell'Italia, non sa neppure dove si trova la regione in cui vive.

In questo post proponiamo una risorsa didattica che può favorire la memorizzazione delle regioni italiane o, se non altro, l'esplorazione attenta della nostra Penisola, attraverso la mappa dei cognomi.

Cliccando sul link in basso, si viene ricondotti ad una pagina molto interessante tratta dal sito mappadeicognomi.it.

E' presente uno spazio in cui inserire il proprio cognome, o quello di chi si vuole, e vederne la diffusione lungo tutto lo stivale.

Non serve, a questo punto, che si suggerisca quali e quante possono essere le attività didattiche, soprattutto nell'ambito della geografia, da attuare con una simile risorsa. 

Si può fornire agli alunni, solo a mo' di esempio, una carta muta dell'Italia con i confini delle regioni ed invitarli a colorare in modo diverso l'estensione, e il nome delle regioni corrispondenti, di tutti i cognomi dei compagni di classe.

Nella foto in alto si vede dove effettivamente è diffuso il cognome di chi scrive. La distribuzione geografica corrisponde in modo impeccabile a quanto lessi anni fa su una autorevole enciclopedia rispetto alla diffusione dei mio cognome.

Nella stessa pagina è possibile reperire informazioni anche sulla STORIA DEI COGNOMI.

La commistione tra la storia e la geografia, in percorsi didattici di GEOSTORIA,  a questo punto è presto detta.

Buon lavoro con la MAPPA DEI COGNOMI!

martedì 19 gennaio 2016

Aiutarli a scegliere: test orientativo per la scuola media (sec. I grado)



Al link in basso riportiamo un test orientativo da somministrare agli alunni, per aiutarli a scegliere dove proseguire gli studi al termine del I ciclo di istruzione.

Siamo consapevoli, ovviamente, che le scelte cruciali della vita non si fanno per mezzo di testi; questi, ciò nondimeno, possono essere però degli aiuti per riflettere meglio, per mettere a fuoco questioni che si rischia di trascurare, per guardare meglio dentro sé stessi.

La scelta non è mai facile, né i docenti hanno il diritto di sentirsi "onnipotenti" rispetto al futuro dei loro alunni: possono limitarsi a consigliare, ma nessuno può immaginare se lo studente cambierà, se sarà più o meno motivato, se scoprirà nuovi interessi o ne perderà altri.

Il test qui proposto si compone di 5 pagine.
Si intitola "conoscere se stessi" e mira, come si intuisce, ad indirizzare la scelta in base alle proprie passioni, attitudini, inclinazioni.

Questa è la presentazione dello strumento:

Lo scopo del seguente questionario è di aiutarti a comprendere quali sono attualmente i tuoi interessi scolastici e professionali. Compilalo con attenzione seguendo le istruzioni: in tal modo ricaverai delle indicazioni utili per capire quali sono gli indirizzi scolastici (tipi di scuole) che frequenteresti più volentieri. Il questionario contiene una lista di attività professionali e di materie scolastiche: dovrai indicare quanto t’interessa ciascuna attività o materia descritta.

All'inizio della scheda c'è una tabella dentro cui lo studente, in corrispondenza di ogni numero, deve inserire i punteggi a ciascuna domanda proposta (da 0 a 3)

Esempio

Assistere a un concerto di musica classica
 punteggio 0 se l'attività per te non ha NESSUN INTERESSE (non mi piace)
 punteggio 1 se l'attività per te ha UN PO' DI INTERESSE (mi piace soltanto un po’)
 punteggio 2 se l'attività per te ha INTERESSE PIUTTOSTO ELEVATO (mi piace abbastanza)
 punteggio 3 se l'attività per te ha INTERESSE MOLTO ELEVATO (mi piace molto)



Forse può interessarti anche:








sabato 16 gennaio 2016

Le pagine bianche di Anne Frank, di Dario Pezzella

“Le pagine bianche di Anne Frank”,
è questo il titolo del romanzo di Dario Pezzella che rappresenta il capitolo successivo del Diario più famoso della storia.
E’ l’ideale prosecuzione, anzi, l’effettiva continuazione del “Diario di Anne Frank”: l’autore ha ipotizzato, infatti, che quest’ultima possa aver tenuto un diario anche durante gli ultimi sette mesi della sua vita, passata tra un campo di concentramento e un altro.
In occasione dell’ottantaseiesimo anniversario della nascita (12 giugno 1929) e settant’anni dopo la sua morte (Marzo 1945), l’autore ha pensato di ridare vita ai pensieri di Anne Frank, in un libro che è giusto a metà strada tra “la ragione e il sentimento”.
Basato su fatti realmente accaduti e raccontati da chi ha realmente incontrato Anne Frank nei campi di concentramento, il libro -un tenero e crudo viaggio nei pensieri della protagonista, a quel tempo ancora sconosciuta al mondo- è scritto naturalmente sotto forma epistolare, proprio come l’autentico Manoscritto, ed è corredato da annotazioni storiche sulla guerra, e da puntuali ed esaustivi collegamenti all’originale Diario, di cui ne è –di fatto- la prosecuzione.
IL romanzo è ordinabile presso tutte le librerie Feltrinelli, oppure acquistabile sui siti:
Il ricavato sarà devoluto alle associazioni:
 Un ponte per Anne Frank, di Livorno
Associazione Anna Frank di Arcole (Vr)
“Le pagine bianche di Anne Frank” ripercorre l’onda di un testo divenuto “patrimonio dell’umanità”, tradotto in più di 70 lingue, la cui diffusione può superare facilmente anche i confini nazionali, sfruttando la fama del personaggio e la curiosità che il seguito del suo famoso Diario può ingenerare nei futuri potenziali lettori.
E’ un libro senz’altro adatto a tutte le età e ad un pubblico che può andare ben oltre gli appassionati delle vicende della protagonista. E’ un nuovo modo di divulgare la storia, attraverso gli occhi di una delle vittime più famose dell'olocausto e per celebrare il "Giorno della memoria".
A chi, infatti, non piacerebbe conoscere il vortice di pensieri, le paure e le speranze che avranno attraversato la mente di Anne Frank durante la prigionia? E chi non è rimasto affascinato ed intenerito dalle vicende degli otto clandestini di Prinsengracht?
E' un libro pieno di tenerezza, di ottimismo e di speranza, che fornisce diverse occasioni per parlare di religione, di fede e di filosofia con una parentesi sui misteri della vita e sulla natura dell'uomo. Sono tutti ingredienti incredibilmente interessanti e all'ordine del giorno, in un mondo che ha ancora un disperato bisogno di poesia e di amore.
Biografia dell'autore
Dario Pezzella è nato e vive a Napoli; questo è il suo primo libro, scritto per caso, successivamente a un incidente che l’ha costretto a casa per diversi mesi.  Ormai da trent’anni lavora per un istituto di credito occupandosi di finanza alle imprese.
In gioventù ha fatto l’educatore per l’AGESCI; per svariati anni è stato occupato nella gestione del Cral aziendale ricoprendo anche la carica di dirigente sindacale.
E' tutto qui.
Può essere poco, oppure magari molto di più, se si ha il coraggio di credere nei segni del destino.
In fondo, il piccolo Davide non ha sconfitto il gigante Golia?!

venerdì 15 gennaio 2016

"Conoscersi è morire", di Luigi Pirandello - Educare Narrando


Un testo di Luigi Pirandello, emblematico per capire la sua poetica, riportato nella novella "La carriola", inclusa nella raccolta "Novelle per un anno". "Conoscersi è morire", sostiene lo scrittore siciliano. Riusciamo a conoscere solo ciò che di noi è "morto", non c'è più. Altrimenti, finché si vive, o si crede di farlo, non siamo in grado di riconoscere la nostra forma.



"Ora la mia tragedia è questa. Dico mia, ma chi sa di quanti! Chi vive, quando vive, non si vede: vive... Se uno può vedere la propria vita, è segno che non la vive più: la subisce, la trascina. Come una cosa morta, la trascina. Perché ogni forma è una morte. Pochissimi lo sanno; i più, quasi tutti, lottano, s’affannano per farsi, come dicono, uno stato, per raggiungere una forma; raggiuntala, credono d’aver conquistato la loro vita, e cominciano invece a morire. Non lo sanno, perché non si vedono; perché non riescono a staccarsi più da quella forma moribonda che hanno raggiunta; non si conoscono per morti e credono d’essere vivi. Solo si conosce chi riesca a veder la forma che si è data o che gli altri gli hanno data, la fortuna, i casi, le condizioni in cui ciascuno è nato. Ma se possiamo vederla, questa forma, è segno che la nostra vita non è più in essa: perché se fosse, noi non la vedremmo: la vivremmo, questa forma, senza vederla, e morremmo ogni giorno di più in essa, che è già per sé una morte, senza conoscerla. Possiamo dunque vedere e conoscere soltanto ciò che di noi è morto. Conoscersi è morire" 


(L. Pirandello, Novelle per un anno - La carriola)




Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...