Si tratta del Manuale Sintetico di Scrittura Creativa, anche se, in realtà, molto sintetico non sembra: è un volume di 600 pagine in formato PDF, scaricabile gratuitamente (vedi in fondo al post). L'autore è Pietro Genesini.
Per chiunque volesse strutturare un percorso di scrittura creativa con le proprie classi, oppure volesse semplicemente approfondire un particolare (ad esempio il sistema dei personaggi, l'incipit di un racconto etc...) questo manuale può essere molto utile. E' scritto con passione e competenza ed è ricco di esempi estrapolati dalla letteratura, che seguono una brevissima presentazione teorica.
Ovviamente può essere una vera e propria "manna" per chi volesse avventurarsi nella scrittura di un romanzo.
Di seguito riporto una presentazione esaustiva dell'opera.
Il testo è diviso in tre parti:
1. Le regole per scrivere un racconto o un romanzo;
2. Sunti, schede e commenti di racconti (pp. 79-227); romanzi (pp. 228-556); commedie (pp. 557-577); film e fumetti (pp. 578-593);
3. Progetto di un racconto e di un romanzo (pp. 594-600).
Vediamo una breve presentazione di ogni parte, estrapolata dal volume:
1) La prima parte è la parte teorica, brevissima, così si capisce e si impara
subito la procedura da seguire per scrivere. È integrata dalla parte pratica: i
sunti e i commenti di racconti e romanzi. Sui commenti sono scaricate molte
osservazioni che così sono più facili da capire. L’aspirante scrittore impara
le regole della buona scrittura, le fasi del lavoro, l’esecuzione delle varie fasi,
la stesura del testo, la revisione e i contatti. Il romanzo si progetta a tavolino,
poi si scrive e quindi si corregge. Tutto il lavoro è pianificato come in
una catena di montaggio. Nulla è lasciato al caso, al colpo di genio o di fortuna
o all’ispirazione. Non esiste ispirazione, esiste il mestiere di scrivere.
Se non si conosce, si impara.
Alla fine di questa parte ci sono alcuni esercizi da fare. Conviene farli ed
anche rifarli. E si risparmia anche tempo. La teoria va bene, ma la pratica e
l’allenamento vanno ancora meglio.
2) Segue la seconda parte, che è la parte pratica: l’apprendista scrittore vede
sul campo quel che hanno fatto gli altri scrittori e alcune delle possibilità
che essi hanno percorso. La parte pratica integra la parte teorica e può essere
letta tutta o in parte, a seconda di come ci si vuole organizzare o di quello
che serve. Essa è una specie di vademecum, che fornisce idee e soluzioni già
pronte, che basta imitare (o copiare).
2a) L’aspirante scrittore vede come sono stati eseguiti numerosi racconti (o
raccolte di racconti) di generi diversi. I racconti sono più brevi di un romanzo,
perciò sono un ottimo esempio per iniziare e per allenarsi a scrivere e a
“farsi la mano”.
2b) Subito dopo vede come sono stati eseguiti numerosi romanzi di generi
diversi. Come si muovono i personaggi, che spessore hanno, quali sono i
colpi di scena. Come è il finale.
2c) Quindi vede i riassunti di alcune commedie, che hanno lo scopo non tanto
di insegnare a scrivere commedie, quanto di studiarne i dialoghi. Le
commedie sono un genere poco apprezzato dal pubblico, che preferisce vederle
in scena. Esse però possono fornire infiniti spunti per i dialoghi che
devono intervenire in qualsiasi romanzo come in qualsiasi racconto.
2d) Ci sono quindi i riassunti di un film e di un fumetto, che hanno lo scopo
non tanto di insegnare a scrivere sceneggiature di film o di fumetti, quanto
di mostrare caratteristiche interessanti dei due settori.
3) A conclusione della maratona c’è il progetto di un racconto e di un romanzo,
dall’idea iniziale alla divisione del materiale in capitoli, dalla stesura
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alla revisione. Il progetto è semplice e schematico, facile da imitare
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