lunedì 4 luglio 2016

La scuola in Finlandia? Ecco perché è un'eccellenza (articolo ispirato al documentario di Michael Moore "Where to invade next")

La Finlandia, si sa, ha forse il migliore sistema di istruzione al mondo. Nelle indagini OCSE-PISA, infatti, gli studenti finlandesi si classificano quasi sempre ai primi posti.

 Pare, però, che in passato la loro scuola fosse pessima, con tanti problemi ed un livello di preparazione degli studenti piuttosto basso. Intorno agli anni 60-70 il livello della Finlandia e degli Stati Uniti era simile, i risultati erano modesti sotto ogni profilo. Alla Finlandia questa situazione non piaceva, così i politici si sono rimboccati le maniche e hanno trasformato radicalmente la loro scuola di Stato, fino a renderla un'eccellenza mondiale: adesso sono i primi al mondo, mentre gli USA si trovano al 29 esimo posto.

Come hanno fatto? 

'Where to Invade Next' di Michael Moore è un documentario sulla scuola finlandese. Il testo che segue è estrapolato dal documentario, insieme a commenti in aggiunta (pochi in verità) di chi scrive.

Segreto n. 1: gli alunni non hanno compiti a casa.
Gli alunni devono avere più tempo per essere bambini, giovani, ragazzi. In un'intervista rivolta agli adolescenti emerge che il tempo utilizzato per svolgere i compiti è di circa 10 minuti, 20 al massimo.
Insomma, nella scuola finlandese si ritiene obsoleto il concetto di "compiti a casa", il cui tempo può essere validamente sostituito dallo stare insieme in modo costruttivo, suonare, fare sport, stare in famiglia, leggere.

L'orario scolastico
I bambini della primaria vanno a scuola per circa 20 ore a settimana, che comprendono quelle dedicate alla mensa. Il principio che sta alla base è semplice: "il cervello deve rilassarsi", poiché una mente stressata non produce alcunché. Se la mente del bambino lavora incessantemente smette di apprendere.
Insomma, gli studenti finlandesi hanno i giorni più brevi di scuola e l'anno più corto in tutto il mondo occidentale. In tutto ciò, andando meno a scuola, fanno meglio!

La conoscenza delle lingue straniere
Uno studente finlandese di scuola superiore conosce almeno 2-3 lingue: svedese, tedesco, inglese, spagnolo.

Non ci sono esami tramite test a scelta multipla.
Gli esami sono in generale molto pochi, ma di prove standardizzate i finlandesi non vogliono proprio sentirne parlare. Se un terzo del tempo che gli studenti passano a scuola serve per preparare i test... allora è tempo perso. Forse questa tendenza riguarda parzialmente l'Italia, ma non altri paesi come gli USA, la Francia o la Gran Bretagna, dove i test a risposta multipla la fanno da padroni.
I test tolgono di mezzo l'arte, la poesia, la musica, l'educazione alla cittadinanza, e per i finlandesi questo è inaccettabile.

I bambini devono saper cucinare, fare lavoretti, cantare, fare cioè tutto ciò che permette loro di essere bambini e di usare liberamente il cervello.

Non c'è un sistema che valuti la qualità dei singoli sistemi scolastici. 
La migliore scuola, per tutti, è quella del quartiere. Quando le famiglie si trasferiscono in altre città non chiedono mai quali sono le scuole migliori, una vale l'altra.
C'è da dire a questo proposito che il contesto finlandese è poco paragonabile ad altri. Sono pochi milioni di persone, circa 4, in pratica meno della popolazione di Roma oppure un quartiere di Londra. In un contesto del genere è senza dubbio facile gestire risorse, monitorare i processi di insegnamento, la qualità dei docenti e i livelli raggiunti.

Non esistono quasi per nulla le scuole private.
In Finlandia è illegale istituire una scuola e chiedere una retta. Le scuole private non esistono. In questo modo i genitori ricchi devono assicurarsi che le scuole pubbliche funzionino al meglio, perché non hanno alternativa. Non c'è settarizzazione censitaria: tutti i bambini crescono come amici. In questo modo, anche l'alunno indigente, in degrado economico-sociale (se mai ce ne fossero), cresce con la migliore educazione. "Il ricco ci deve pensare due volte prima di provare a fotterlo", afferma Michael Moore, il realizzatore del documentario a cui ci ispiriamo per questo articolo.

La scuola altrove è elitaria. In Finlandia è centrata sui bambini. Gli architetti incaricati di costruire le scuole, prima di progettarle e costruirle ... parlano con i bambini! E li ascoltano!

C'è maggiore indipendenza: gli studenti non devono chiedere il permesso per andare in bagno e già a 7-8 anni si spostano in autonomia con la metropolitana.

Insomma, ci sono molti spunti per riflettere sulla nostra scuola.


Il video documentario, in lingua inglese, lo trovate di seguito:

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