sabato 20 agosto 2016

Cosa fa bene ad un bambino che non vuole regole (un video di Alberto Pellai)

Perché un bambino non vuole regole? In che modo far sì che si senta fiducioso verso le regole che gli vengono date?

Anche in questo caso il professor Alberto Pellai fornisce indicazioni utili dal canale youtube di quimamme.

Di seguito riportiamo un estratto del suo intervento, liberamente riadattato, e, in fondo, il video integrale.

La prima sfida è capire quali sono le regole di cui il bambino ha bisogno e quante riesce a "contenerne", cioè quante regole riesce a seguire senza andare in saturazione per eccesso di regole impartite.
Ovviamente quelle fondamentali di cui ha bisogno riguardano la sua autoprotezione (che gli servono per esplorare il mondo senza farsi male), e quelle che necessarie per gestire i momenti della giornata, come i pasti, la nanna, i momenti del gioco etc.

Come comunicare le regole?
"Io mi aspetto da te che tu faccia o non faccia questa cosa", è il modo più immediato. Ma proprio nel momento in cui va applicata la regola l'educatore deve ricordarla al bambino: "Ecco, adesso devi fare quello che dicevamo prima".
Ovviamente la migliore abitudine ad una regola è l'esempio, e quindi il bambino non dovrà mai vedere un adulto che fa il contrario di ciò che gli dice.
Fondamentale è anche il rinforzo: il bambino che avrà applicato la regola è bene che venga premiato, ed è anche utile farsi "reinsegnare" dal bambino quello che ha imparato: "Fammi vedere come si fa, perché tu sei più bravo!".

I bambini perfetti non esistono, quindi succede che non rispettino sempre le regole. Cosa fare?

Niente punizioni corporali, innanzitutto: queste fanno sentire l'adulto potente, ma non lo rendono competente.

Con pazienza serve una ricorsività della regola, attraverso cui ricordare al bambino cosa deve e non deve fare. A lungo andare la regola verrà interiorizzata, nella maggior parte dei casi.
In caso negativo, il bambino va accompagnato in uno spazio di riflessione, in un cantuccio in cui deve pensare a ciò che non è andato bene e al suo comportamento sbagliato. A quel punto l'adulto, dopo 5-10 minuti, dirà al bambino di venire fuori dal suo cantuccio e il piccolo deciderà se fare o no la cosa giusta. Questo serve per allontanarlo dal luogo in cui trasgrediva la regola e, in più, gli dà la possibilità di decidere quando iniziare ad applicarla, senza un'inutile coercizione. 
In questo modo, sempre o quasi sempre, i bambini saranno pronti ad allearsi con l'adulto per il rispetto della regola. 

Cliccando qui sarai ricondotto alla pagina dedicata agli 

interventi del prof. Alberto Pellai


Nessun commento:

Posta un commento