Di Paola Martinelli
E' attraverso il libro che la collettività custodisce
il patrimonio di sensibilità, cultura e memoria che la rappresenta la sua
storia.
Educare alla lettura ha come luogo elettivo la scuola
nell'azione didattica, nella prassi educativa scolastica, ma non può risolversi
in essa poiché richiede un impegno, una comunanza d’intenti e un’aspettativa
educativa condivisa con la collettività.
Ragazzi e adulti possono percorrere insieme un cammino di conoscenza che
muove da un senso di appartenenza e di curiosità, quale migliore condizione
possibile per imparare ogni giorno qualche cosa di nuovo.
Il libro rappresenta una proposta di dialogo e di confronto, di
conoscenza e raccordo che la scuola può offrire poiché da sempre è contesto di ricongiunzione,
capace di intessere i fili delle diverse esperienze, di documentarle
adeguatamente e di creare laboratori di pensiero, progettazione e creatività.
L'ambiente di apprendimento e il momento di raccordo
tra scuola e tessuto sociale è rappresentato dalla Biblioteca scolastica,
intorno alla quale possono gravitare e svilupparsi esperienze educative capaci
di riportare il libro e l'amore per la lettura “al centro”.
Da ricerche promosse dal Miur nell'ambito della Campagna di sensibilizzazione alla lettura
del 2008 – Progetto Amico Libro, e sviluppate attraverso varie iniziative dagli UU.SS.RR.,
emerge che nella scuola la progettualità si sviluppa e articola
rispettando le specificità evolutive, di interesse ed apprendimento dei
segmenti scolastici. Se nella Scuola d’Infanzia e nella Scuola Primaria si
prediligono percorsi didattici finalizzati al piacere della lettura attraverso attività laboratoriali e
metodologie che privilegiano l’animazione, l’espressività e il lavoro di
gruppo, nella Scuola Secondaria di I e II grado, gli studenti vengono coinvolti
in attività volte a sperimentare strategie educativo-didattiche innovative,
anche legate al digitale.
La tematica Lettura nel curricolo emerge come
la più presente nei progetti e nelle pratica didattica, ad indicare
un’attenzione e una cura costanti e quotidiane nel coniugare la dimensione
della necessaria competenza nella lettura con la possibilità del piacere di
leggere, che fa del libro un compagno per tutta la vita.
La
comunicazione attraverso La lettura interpretata si sviluppa soprattutto
con attività legate alla drammatizzazione, al teatro e al cinema, che rivestono
un ruolo di particolare rilievo nelle realtà scolastiche marchigiane.
Progettualità così caratterizzate rivelano un efficace collegamento al tessuto
culturale del proprio territorio, che diventa una risorsa nelle proposte di
formazione rivolta ai docenti. L’attività laboratoriale è la modalità
privilegiata per avvicinare i ragazzi al teatro e al cinema; linguaggi
espressivi, questi, privilegiati dalle Istituzioni Scolastiche della Secondaria
di Primo e Secondo grado
Infine le Indicazioni Nazionali per il Curricolo del
2012 mettono a fuoco l’importanza di una
consuetudine con i libri quale presupposto per “...
per una pratica di lettura come attività autonoma e personale che duri per
tutta la vita. Per questo occorre assicurare le condizioni (biblioteche
scolastiche, accesso ai libri, itinerari di ricerca, uso costante sia dei libri
che dei nuovi media, ecc.) da cui sorgono bisogni e gusto di esplorazione dei
testi scritti.”
Sottolineano l’aspetto metodologico:
“Realizzare attività didattiche in forma di laboratorio,
per favorire l’operatività e allo stesso tempo il dialogo e la riflessione su
quello che si fa.
Il laboratorio, se ben
organizzato, è la modalità di lavoro che meglio incoraggia la ricerca e la
progettualità, coinvolge gli alunni nel pensare, realizzare, valutare attività
vissute in modo condiviso e partecipato con altri, e può essere attivata sia
nei diversi spazi e occasioni interni alla scuola sia valorizzando il
territorio come risorsa per l’apprendimento-“
Ribadiscono l’importanza della biblioteca come
ambiente di conoscenza, scoperta e incontro:
“... la biblioteca scolastica, anche in
una prospettiva multimediale, da intendersi come luogo privilegiato per la
lettura e la scoperta di una pluralità di libri e di testi, che sostiene lo
studio autonomo e l’apprendimento continuo; un luogo pubblico, fra scuola e
territorio, che favorisce la partecipazione delle famiglie, agevola i percorsi
di integrazione, crea ponti tra lingue, linguaggi, religioni e culture.”
Da queste motivazioni è possibile muovere verso una
specifica progettualità, che sarà oggetto di successive riflessioni.
Paola Martinelli
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