A molti adulti il sentir parlare di matematica e statistica fa drizzare tutti i capelli. E' forse la conseguenza di "traumi infantili", quando queste discipline fatte di numeri sono state presentate loro nel modo sbagliato. L'esperienza di molti altri adulti, infatti, ci dimostra che dei numeri ci si può persino innamorare: si può vivere di dimostrazioni, calcoli (non quelli renali eh), statistiche, previsioni.
E' vero, la statistica può anche essere quella scienza per cui se hai la testa nel frigorifero e i piedi nel fuoco ardente la tua pancia è a temperatura ambiente, ma molte volte aiuta davvero, e per questo occorre insegnarla.
A questo proposito segnaliamo un eBook curato dall'ISTAT con delle fiabe per avvicinare i bambini a questa disciplina, senza traumi e con un pizzico di poesia.
Riportiamo di seguito l'introduzione al libro, che è scaricabile dal link in fondo:
Possono due mondi apparentemente molto distanti, quello “freddo
dei numeri” e quello “coinvolgente dell’immaginazione”, incontrarsi
e interagire per dare vita a personaggi e racconti fantastici?
Questa è la s
fi da che troverete ne Le streghe di Bayes e altre storie.
Fiabe statistiche per bambine e bambini curiosi, lanciata dagli statistici
che vogliono trasmettere alle future generazioni la loro scienza,
ma soprattutto i grandi frutti che essa può o
ff rire. Col tempo gli
strumenti acquisiti si trasformeranno in binocoli con cui scrutare gli
orizzonti della conoscenza e delle loro vite.
Anziché istruire i più piccoli al linguaggio dell’Istat, è dunque l’Istat
che cambia linguaggio modulando i contenuti tecnici sulle loro
competenze e strumenti cognitivi. Seguendo il
fi lo conduttore di alcune
linee guida per la divulgazione scienti
fi ca - quali l’e
ffi cacia della
narrazione e il coinvolgimento emotivo - le
fi abe accompagnano
i bambini attraverso il ragionamento logico e matematico che loro
possono e desiderano sviluppare.
La ricerca attuale in psicologia cognitiva mostra, infatti, come, sin
da piccoli, si abbiano intuizioni matematico-probabilistiche . Indipendentemente
dalle abilità di calcolo, è importante che i bambini
entrino presto in contatto con i rudimenti della statistica e della
probabilità, per imparare a gestire l’incertezza nell’esprimere giudizi,
formulare previsioni e prendere decisioni utilizzando al meglio
i dati disponibili. Statistica e probabilità, d’altronde, sono obbligatorie
nei curricula scolastici già dalla scuola primaria. Le indicazioni
del Ministero università e ricerca sottolineano come “l’esperimento,
la manipolazione, il gioco, la narrazione, le espressioni artistiche e
musicali sono [...] occasioni privilegiate per apprendere per via pratica
quello che successivamente dovrà essere fatto oggetto di più elaborate conoscenze teoriche e sperimentali” . Le
fi abe di questo
libro sono state costruite anche tenendo conto dei concetti e delle
competenze previste dal Miur per la scuola dell’infanzia e del primo
ciclo di istruzione.
Se la parte prima del libro è interamente rivolta ai bambini, senza
che si interrompa il contesto
fi abesco, la seconda è scritta per gli
adulti che medieranno l’incontro tra i piccoli e le storie. L’appendice,
infatti, fornisce elementi utili a comprendere meglio la chiave statistica
dei testi e a rispondere a eventuali curiosità del bambino.
Se dunque siete pronti (piccoli e grandi) a raccogliere la nostra s
fi -
da, non vi resta che voltare pagina e iniziare l’avventura!
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