martedì 30 ottobre 2018

"Fake. Non è vero ma ci credo", un libro per aiutare gli studenti (e i docenti?) nell'epoca della post verità

Notizie veloci, bombardamento mediatico di frasi, immagini, gif: è l'epoca di internet, dei social, della "legione di imbecilli a cui i social hanno dato la parola", direbbe Umberto Eco.

Ma forse chi crea le fake news (le "notizie false") è meno imbecille di quanto non si creda. Si tratta di persone, o gruppi di persone, che hanno capito benissimo che le notizie farlocche, quelle che suscitano rabbia e che, soprattutto, confermano i pregiudizi dei lettori, generano click, e i click fanno reddito. Oppure servono a convogliare l'odio, o l'approvazione, da una parte o dall'altra. 

Insomma, chi le scrive vuole un tornaconto. E' recente la notizia di un muratore disoccupato che faceva reddito (circa 600 euro al mese) con un sito e delle notizie false confezionate ad arte. "Non ce l'ho con quel politico lì, ma se pubblico post falsi contro di lui faccio traffico". Funziona così.

Eppure ci cascano sempre più persone e più è basso il livello di istruzione maggiore è la possibilità di incappare nella rete degli imbroglioni della notizia. 

Potremmo dire: "Vabbè, che sarà mai?". Certo, non è la fine del mondo abboccare ad una notizia falsa. Il problema serio si presenta quando costantemente non si è capaci di distinguere il vero dal falso, e quindi quando si naviga da sprovveduti in questo mare di notizie. Lo stesso problema, in fondo, l'uomo lo vive da secoli nel mondo reale, se non è in grado di discernere tra chi gli dice la verità e chi mente per imbrogliarlo.
 Le fake news, se non vengono prontamente smascherate, sono in grado di modificare le nostre abitudini, di scompigliare i nostri progetti e, talvolta, di minare i più profondi convincimenti.

Per questo diventa una necessità educativa insegnare ai ragazzi l'arte del discernimento. Non possiamo controllare la loro attività on line h24, ma possiamo aiutarli a districarsi nel mare di informazioni in cui vivono. Una sorta di lezione di nuoto per nuotatori inesperti.

Tutto questo cappello per introdurre un libro che può essere utile, e che consiglio come adozione all'interno della classe. Si legge rapidamente: è scorrevole, chiaro, interessante. 
Fake news. Non è vero ma ci credo, di Daniele Aristarco


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martedì 9 ottobre 2018

La "Stella della Logica": uno strumento per lo studio dell'analisi logica, per la primaria e la secondaria di I grado

In basso proponiamo il download di uno strumento didattico tanto semplice quanto efficace: ha la forma di una stella - da qui "stella della logica" ed è utile per la scuola primaria e secondaria di I grado.

E' un ottimo schema per lo studio dell'analisi logica: partendo dal verbo (e non dal soggetto!), che è il fulcro della frase, la "stella" rimanda al soggetto, al complemento diretto (il complemento oggetto) e a raggiera agli altri complementi principali (di modo, di argomento, di causa etc...).

Scarica qui la STELLA DELLA LOGICA

venerdì 5 ottobre 2018

La nuova maturità 2019: eccola punto per punto, anche con video e slide chiarificatori

Due prove scritte invece di tre, più l’orale. Più attenzione al percorso svolto dai ragazzi nell’ultimo triennio, con un punteggio maggiore assegnato al credito scolastico. Griglie di valutazione nazionali per la correzione delle prove scritte.
Sono alcune delle novità dell’Esame di Stato conclusivo della scuola secondaria di II grado, che entrano in vigore da quest’anno scolastico, illustrate nella circolare che il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha inviato alle scuole, per dare un quadro chiaro a docenti e studenti.
Con la circolare sono stati inviati alle scuole anche altri due importanti allegati operativi: Il Documento di lavoro elaborato da una commissione di esperti guidata dal linguista Luca Serianni per la preparazione delle tracce della prima prova scritta, italiano, e le Indicazioni per l’elaborazione delle griglie di correzione delle due prove scritte.
Le indicazioni per la prima prova, in particolare, sono pensate per chi dovrà costruire le tracce nazionali, ma anche per il lavoro che dovranno svolgere in classe i docenti alla luce di alcune novità che vengono introdotte da quest’anno.
“Accompagneremo le scuole e i ragazzi verso il nuovo Esame - sottolinea il Ministro Marco Bussetti, che ha lanciato la circolare con un video sul suo profilo Facebook -. Quella di oggi è una circolare con le prime indicazioni operative. Ci saranno poi momenti di formazione per gli insegnanti e le commissioni e, attraverso i canali di comunicazione del Ministero, sito e social, ci rivolgeremo anche a studenti e famiglie. Quando un Esame cambia, bisogna stare al fianco della scuola e di chi quella prova deve superarla per fornire tutti i chiarimenti che servono. Lo faremo con altre indicazioni, video esplicativi, interventi di esperti. Vogliamo che ogni novità sia accompagnata da azioni specifiche di supporto. E ai ragazzi dico: se avete domande fatevi avanti, anche sui social, risponderemo ai vostri dubbi”.
I requisiti di accesso all’Esame:
Quest’anno non saranno requisito di accesso né la partecipazione, durante l’ultimo anno di corso, alla prova nazionale INVALSI, né lo svolgimento delle ore di Alternanza Scuola-Lavoro, come previsto dal decreto cosiddetto Milleproroghe, recentemente approvato in Parlamento. Per poter essere ammessi alle prove bisognerà aver frequentato almeno i tre quarti del monte ore previsto, avere il 6 in ciascuna disciplina, avere la sufficienza nel comportamento. Il Consiglio di classe potrà deliberare l’ammissione anche con una insufficienza in una disciplina o gruppo di discipline valutate con un unico voto, ma dovrà motivare la propria scelta.
Il credito scolastico:
Il voto finale continuerà ad essere espresso in centesimi. Ma da quest’anno si darà più peso al percorso di studi: il credito maturato nell’ultimo triennio varrà fino a 40 punti su 100, invece degli attuali 25. Per chi fa l’Esame quest’anno ci sarà un’apposita comunicazione, entro gli scrutini intermedi, sul credito già maturato per il terzo e quarto anno, che sarà convertito in base alle nuove tabelle.
Le prove d’Esame e il punteggio finale:
Le prove scritte passano da tre a due. La prima prova scritta, italiano, in programma il prossimo 19 giugno, servirà ad accertare la padronanza della lingua, le capacità espressive e critiche delle studentesse e degli studenti. I maturandi dovranno produrre un elaborato scegliendo tra 7 tracce riferite a 3 tipologie di prove in ambito artistico, letterario, filosofico, scientifico, storico, sociale, economico e tecnologico.
Le tre tipologie di prova (invece delle quattro attuali) saranno: tipologia A (due tracce) - analisi del testo, tipologia B (tre tracce) - analisi e produzione di un testo argomentativo, tipologia C (due tracce) - riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità.  Per l’analisi del testo la novità principale riguarda il numero di tracce proposte: gli autori saranno due, anziché uno come accadeva fino ad ora. Questo per coprire ambiti cronologici, generi e forme testuali diversi. Potranno essere proposti testi letterari dall’Unità d’Italia a oggi.
L’analisi e produzione di un testo argomentativo (tipologia B) proporrà ai maturandi un singolo testo compiuto o un estratto da un testo più ampio, chiedendone l’interpretazione  seguita da una riflessione dello studente. La tipologia C, il ‘vero e proprio’ tema, proporrà problematiche vicine all’orizzonte delle esperienze di studentesse e studenti e potrà essere accompagnata da un breve testo di appoggio che fornisca ulteriori spunti di riflessione.
La seconda prova scritta del 20 giugno riguarderà una o più discipline caratterizzanti i percorsi di studio. Con la circolare inviata oggi si forniscono alle scuole le prime indicazioni sulla seconda prova, con una novità: saranno previste, secondo la nuova normativa vigente, griglie nazionali di valutazione che saranno fornite alle commissioni per una correzione più omogenea ed equa. Le griglie ci saranno anche per la correzione della prova di italiano.
Il punteggio finale sarà in centesimi. Si parte dal credito scolastico (fino a 40 punti). Alla commissione spettano poi fino a 60 punti: massimo 20 per ciascuna delle due prove scritte e 20 per il colloquio. Il punteggio minimo per superare l’esame resta fissato in 60 punti. La Commissione d’esame può motivatamente integrare il punteggio, fino ad un massimo di 5 punti, ove il candidato abbia ottenuto un credito scolastico di almeno 30 punti e un risultato complessivo nelle prove di esame di almeno 50 punti.
gennaio saranno comunicate agli studenti le materie della seconda prova. A febbraio, con largo anticipo rispetto al passato, sarà pubblicata l’ordinanza relativa agli esami di Stato.