E' notizia recente che oltre il 15% della popolazione italiana nega l'esistenza della Shoah. Nel 2004 questa percentuale era appena il 2,7%.
La scuola non può restare inerme di fronte a questi numeri preoccupanti, ha la sua parte di responsabilità: il video documentario che viene riportato in basso riguarda proprio l'evoluzione delle teorie negazioniste e i canali e le tecniche utilizzati per screditare, banalizzare e negare uno dei più efferati eccidi della storia dell'umanità.
Il negazionismo dell'Olocausto, così come lo conosciamo ancora oggi, ha origine nel 1948: da questo momento, gruppi di persone più o meno ampli, cellule afferenti a partiti politici di destra (ma il negazionismo non è solo "di destra", ovviamente), portano avanti una subdola azione di propaganda per negare ciò che è stato e che è sotto gli occhi di tutti. Gli intenti sono chiari: scagionare la parte politica che loro sostengono dalle responsabilità legate a questo spaventoso eccidio.
Tra le tante tecniche argomentative - falsamente argomentative aggiungiamo - che usano i negazionisti ce n'è una che vale la pena descrivere (per le altre rimandiamo al documentario citato): essa consiste, nel momento in cui ci si ritrova a parlare della Shoah e dei crimini nazisti, nel concentrarsi su una parte, un tassello, un singolo episodio, evitando di fare riferimento al tutto.
Si cerca quindi qualcosa che non combaci tra la vasta quantità di materiali, documenti e testimonianze, e su quella - solo su quella - si fa perno. E' ovviamente possibile che il negazionista sia particolarmente erudito su quell'unico aspetto, e magari l'interlocutore non lo padroneggi abbastanza. Fatto sta che si parte da quel particolare, da quel pezzo minuscolo di un puzzle enorme, che non trova un perfetto incastro con gli altri, per negare l'intero puzzle.
Insomma, come dire che basta un mattone messo male per negare la consistenza, e addirittura l'esistenza, dell'intero edifico.
Nel bellissimo documentario che riportiamo di seguo viene trattata sia la storia del negazionismo, che inizia fin da qualche mese dopo la fine della II guerra mondiale, sia le tecniche e gli espedienti subdoli che vengono usati per diffondere falsità e negare evidenze.
Se ne consiglia la visione nelle scuole secondarie.
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