NON CHIAMATELA TIMIDEZZA
Molte persone vengono considerate timide e introverse, quando in realtà sono semplicemente persone capaci di osservare in silenzio. Decidono di scegliere come e quando dare il proprio contributo. Si buttano meno nella mischia, non perché la temono. Ma perché attendono che la “mischia” diventi gruppo.
Lì, all’interno di un gruppo, sanno sempre trovare il proprio posto e il proprio ruolo. Solitamente sono molto affidabili.
Sono poco popolari, perché in questi tempi convulsi e sovraffollati si conquista consenso mettendosi in prima fila e alzando la voce, anche quando sarebbe meglio stare di lato e in silenzio. Se ci guardiamo intorno, vediamo che il mondo viene portato avanti proprio da chi parla poco e fa moltissimo.
C’è una maggioranza silenziosa che si è sempre fatta carico delle sorti di una nazione, di un popolo, della propria comunità. Lo fa perché è giusto farlo, perché nel farlo dà senso alla propria vita, perché è bello essere “belle persone”.
Per questo definire queste persone “timide” è profondamente ingiusto. E sarebbe il caso di mostrare nei loro confronti anche una grande gratitudine. Invece, quasi sempre ci si dimentica di loro e ci si accalca nei luoghi dove gli urlatori sistemano i loro “scranni” e si costruiscono un podio, dal quale, urlando, si sentono potenti.
C’è un’enorme differenza tra la prepotenza e la competenza. E non è certo una questione di timidezza.
Se appartieni alla maggioranza silenziosa, questo messaggio e per te e per tutte le persone come te, con cui vorrai condividerlo.
Grazie per esserci.
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