La poesia "La luna di Kiev" di Gianni Rodari è una poesia tratta dalla raccolta Filastrocche in cielo e in terra (Einaudi, 1960).
Può essere un utile spunto didattico per parlare della guerra rosso - ucraina e, in generale, di quanto ogni sia guerra sia distruttiva sia per i vincitori che per i vinti, e come a pagarne il prezzo più chiaro sono soprattutto gli ultimi e i deboli.
Chissà se la luna
di Kiev
è bella
come la luna di Roma,
chissà se è la stessa
o soltanto sua sorella…
“Ma son sempre quella!
– la luna protesta –
non sono mica
un berretto da notte
sulla tua testa!
Viaggiando quassù
faccio lume a tutti quanti,
dall’India al Perù,
dal Tevere al Mar Morto,
e i miei raggi viaggiano
senza passaporto”.
Gianni Rodari, da Filastrocche in cielo e in terra (Einaudi, 1960)
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