Riportiamo una breve, ma significativa, riflessione di Antonia Carlini, dirigente scolastico, formatrice, autrice di libri finalizzati alla preparazione dei concorsi per la scuola. Si tratta di considerazioni che riguardano il cosiddetto "voto consapevole", vale a dire il voto di chi, dopo aver ascoltato le proposte dei vari candidati, e averle comprese, è in grado di scegliere in modo pertinente. Ma comprenderle vuol dire anche riconoscere i limiti e l'inconsistenza di alcune di esse attraverso specifiche competenze di comprensione del testo (scritto e orale). Cosa fa uno studente che ne è sprovvisto?
Di Antonia Carlini, Dirigente Scolastico
Il dibattito (?) politico di queste settimane estive ci ha offerto esempi chiari di ricorso a ragionamenti fallaci (ingannevoli) che puntano all’emotività degli spettatori, con risposte d’impatto e molto spesso generiche ancorché condivisibili, piuttosto che alla loro razionalità, attraverso contributi che possano accrescere il profilo cognitivo del confronto e magari fornire risposte pertinenti e concrete che possano favorire la formazione di un consenso pienamente consapevole.
Quali “strumenti di difesa” per gli spettatori-elettori meno avvezzi a riconoscere le trappole presenti nella comunicazione mediatica-politica?
Forse è utile, ancora una volta, ricordare a noi stessi e agli altri quanto una società civile che funziona passi necessariamente attraverso la potenza emancipatoria di una scuola che fa bene il suo dovere.
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